Roma, 2 mar. (AdnKronos) – Meno regole e meno tasse sul lavoro. Lo scrive Maurizio Sacconi, presidente della Commissione lavoro del Senato, nella sua rubrica quotidiana pubblicata sul blog dell’Associazione amici di Marco Biagi (www.amicimarcobiagi.com).
“Due episodi -sottolinea- confermano emblematicamente la pressione fiscale e regolatoria sul lavoro. Il primo riguarda la norma, prossima ad entrare in vigore, con cui il Governo ha voluto contrastare un fenomeno peraltro rarissimo come le cosiddette ‘dimissioni in bianco’. Non solo la procedura telematica cui è tenuto il lavoratore dimissionario è complicata ma se vi si sottrae ricade sul datore la conseguenza della sopravvivenza del rapporto di lavoro. Senza che abbiano rilievo i comportamenti concludenti del lavoratore. Cosa assurda che deve essere eliminata con i prossimi decreti correttivi”.
Il secondo, aggiunge Sacconi, “riguarda il pesante prelievo medio del 25%, cui si aggiungono gli oneri previdenziali, sul premio aziendale di 1300 euro alla Fca di Melfi. Urge tornare alla detassazione al 10% dei salari di produttività in vigore dal 2008 al 2011. È una priorità se si vogliono far crescere i redditi e la produttività abbassando così il costo del lavoro per unità di prodotto”.