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Le Figaro incorona Monique Veaute ambasciatrice della cultura contemporanea

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Roma, 18 gen. (AdnKronos) – ‘Le Figaro’ incorona Monique Veaute, fondatrice e presidente della Fondazione Romaeuropa, ambasciatrice della cultura contemporanea. ”Impossibile trovare miglior ambasciatore della cultura contemporanea in Italia – scrive Le Figaro- La prossima stagione Monique Veaute porterà nella capitale Jannis Kounellis, Pascale Marthine Tayou, Sisley Xhafa al Foro romano e al Palatino. Debutti importanti per una capitale piegata sul suo passato, in modo quasi devoto, ossequioso”.
‘Le Figaro’ ricorda ancora che molti dei creatori della scena contemporanea (Sidi Larbi Cherkaoui, Akram Khan, per esempio) sono diventati illustri interpreti dopo il loro debutto a Romaeuropa Festival, grazie al fiuto infallibile di Monique Veaute. ”Francese instancabile e indomabile – la definisce il quotidiano francese- sopratutto una donna di carattere, energica, volitiva”.
‘Le Figaro’ cita personalità eccellenti della cultura e del teatro contemporaneo che si sono misurati con il palcoscenico di Romaeuropa. Da Emma Dante a Romeo Castellucci, da Alessandro Baricco a Giorgio Barberio Corsetti, da Mario Martone a Maguy Marin, da Robert Lepage a Jan Fabre, invitato la prima volta a Villa Medici nel 1984 e ritornato la scorsa stagione con ‘Mount Olympus’, una messa in scena lunga 24 ore.
Gli inizi per Monique Veaute nel 1984 accanto a Jean Marie Drot, direttore dell’Accademia di Villa Medici, per sprovincializzare una capitale troppo piegata su stessa, tesa ad esaltare non tanto la creazione contemporanea, quanto il proprio passato secolare.
”Personalità assolutamente anticonformista -a si legge ancora sul quotidiano francese- Monique Veaute ha aperto le porte, per la sua manifestazione, di antichi palazzi, degli atelier di artisti, delle chiese sconsacrate dando la possibilità ad artisti ancora sconosciuti di esibirsi, di rappresentare i loro lavori. Un vero e proprio paradosso per un paese abitato da creatori geniali, spesso misconosciuti”.
Monique Veaute ha spesso paragonato Roma ad un mosaico di personalità, architetti, scultori, musicisti e compositori, ma ognuno viveva nel suo piccolo universo. ”In fondo io sono stata semplicemente ‘un trait d’union’ tra loro. Sono orgogliosa di aver aiutato molti di loro a farsi conoscere in ambiti internazionali. Tra di noi c’è ormai un’amicizia indissolubile”.
Nel consiglio di amministrazione del Maxxi, Monique Veaute, è stata tra i vari incarichi, anche amministratore delegato di Palazzo Grassi a Venezia. Sempre sulle barricate, Monique Veaute, come ha ricordato ‘Le Figaro’ ha subito attacchi ingenerosi da parte del M5S in Parlamento.
Attacchi indirizzati, indirettamente al marito, parlamentare del Pd, membro della Commissione Finanze ed ex vicesindaco della giunta Marino. Il M5S aveva accusato, lo scorso 19 dicembre, Marco Causi di voler favorire la moglie e la sua Fondazione Romaeuropa Festival.
Pronta la risposta del parlamentare Pd, come ha ricordato ‘Le Figaro’, che aveva sottolineato ”il provincialismo culturale del M5S”, per poi replicare: ”Confrontate il curriculum di mia moglie con il mio – aveva esordito il parlamentare del Pd – E’ facile dedurne che chiamarla ‘signora Causi’ non ha alcun senso. Al contrario dovreste chiamarla ‘madame Veaute”’.