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Le interrogazioni nel Consiglio Comunale del 29 settembre

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Le interrogazioni nel Consiglio Comunale del 29 settembre

Nella seduta consiliare di oggi numerose sono state le interrogazioni presentate. La prima del consigliere comunale Francesco Romizi che ha chiesto all’assessore Barbara Magi quale è la situazione attuale delle relazioni tra l’amministrazione comunale e i dipendenti alla luce anche delle assemblee indette dai lavoratori per l’11 ottobre.
L’assessore Barbara Magi: “la delegazione trattante sta conducendo la trattativa sul salario accessorio e le progressioni orizzontali e la situazione è in via di definizione. C’è poi un tema parallelo da approfondire sulla produttività, ma sono certa che anche questo sarà definito a breve”.

Claudia Maurizi: “perché a oggi non è stata avviata la procedura a evidenza pubblica per la gestione del canile? Quando partirà l’iter e quale procedura sarà privilegiata?”.
L’assessore Marco Sacchetti: “il bando sta integrandosi sempre più di contenuti, vista la particolarità dell’oggetto. Si parla di animali e dunque va data prevalenza ai servizi erogati piuttosto che alle offerte al ribasso. Andremo avanti con una proroga dell’attuale situazione fino a tutto il 2016 e procederemo a indire il bando nell’anno nuovo”.

Barbara Bennati: “l’artigianato occupa il 15% del totale degli occupati del territorio. C’è un artigianato tradizionale, di antichi mestieri, che rappresenta un patrimonio culturale ed economico che va agevolato. Chiedo che il Comune svolga un ruolo da protagonista con l’obiettivo di costruire opportunità per gli imprenditori già attivi e per chiunque intenda intraprendere l’apertura di un’attività. Gli ambiti di intervento possono essere la Tari, le infrastrutture come la banda ultra-larga, la sostenibilità ambientale”.
Marcello Comanducci: “da una statistica uscita pochi giorni fa, risulta che Arezzo è il capoluogo di provincia con la più bassa percentuale di tassazione in Toscana. Un dato importante che può funzionare da attrattore. Stiamo aspettando di firmare un accordo di programma con la Regione proprio sull’artigianato artistico per rivitalizzare le botteghe di via Pellicceria e via Bicchieraia. Siamo disponibili a lavorare su un piano generale sull’artigianato assieme ad altri partner, magari l’iniziativa deve partire dai soggetti ai quali istituzionalmente è affidata questa competenza”.

Paolo Lepri: “gli ingenti danni post evento atmosferico del 13 luglio 2016 hanno compreso lo scoperchiamento di alcune palazzine in via Tortaia. Ancora la sostituzione della copertura non è avvenuta. Occorre attivarsi”.
L’assessore Tiziana Nisini: “quella palazzina ha bisogno di tanta manutenzione, a prescindere dalle parti danneggiate dalla pioggia di luglio. Ho sollecitato Arezzo Casa proprio per essere aggiornata su questi lavori che so che stanno continuando”.

Alessandro Caneschi: “l’area verde di Villaggio Dante è in pessime condizioni: recinzioni dei campi da tennis divelte, campo da basket senza canestro, cani che si aggirano attorno ai giochi per bambini, pista di pattinaggio piena di erbacce”.
Il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini: “il canestro è stato sistemato, riferiscono gli uffici che l’area per cani in questo parco non è realizzabile per questioni di spazio, verificherò, va comunque fatto appello all’educazione delle persone: i cani attorno ai giochi non andrebbero lasciati liberi di scorrazzare e di lasciare deiezioni”.

Francesco Romizi: “a Quarata è stata firmata una petizione per la realizzazione di una fognatura pubblica a Ortali. Si intende accogliere finalmente questa richiesta avanzata dai cittadini? Le risorse possono essere reperite dal fondo derivante dai versamenti obbligatori che gli escavatori devono fare”.
L’assessore Marco Sacchetti: “la problematica degli scarichi a cielo aperto è diffusa e non riguarda solo Quarata. Qua è semmai aggravata dalla presenza di aree di escavazione. Una parte delle risorse può essere trovata dal fondo indicato da Romizi ma ho un’altra idea: inserire questa tipologia di interventi nel piano degli investimenti di Nuove Acque”.

Massimo Ricci: “la situazione della frazione Le Capannine è ancora critica. I veicoli transitano ad alta velocità lungo la Sp 21 di Pescaiola. Abbiamo già chiesto l’installazione di dossi deceleranti o di altro genere di dissuasori. Aggiungiamo: una fogna a cielo aperto che in estate porta cattivi odori e ratti, la scarsa illuminazione, bidoni per i rifiuti in posizione di rischio per i pedoni. Perché questa frazione non viene messa in sicurezza?”.
Il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini: “diciamo intanto che alcune cose possiamo risolverle, altre sono di competenza di altri enti. Sono stati fatti sopralluoghi da tecnici comunali da cui risulta che la vegetazione non copre i punti luce. Dalle verifiche di Nuove Acque risulta che non si tratta di fogna a cielo aperto ma di uno scarico di acque meteoriche. La frazione dunque è monitorata, sono stati anche installati dissuasori visivi, i dossi deceleranti non sono ammessi”.

Paolo Lepri: “perché sono ancora transennati così tanti tratti di cinta muraria? Dentro la Fortezza c’è ancora un cantiere aperto, il soppalco della platea non è a norma. Esiste un bando regionale proprio per le mura storiche e relativi percorsi culturali. Scade a metà ottobre. Sono somme di denaro non ingenti ma sempre meglio di nulla. Il ministero Beni e Attività Culturali ha inoltre stanziato lo scorso anno 20,6 milioni di euro per la Toscana, molti sono andati a Firenze e 2,2 milioni a Siena per la cinta muraria. Il Comune si è mosso per ottenere questo genere di risorse?”.
Il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini: “per partecipare al bando occorre avere progetti esecutivi con pareri già acquisiti dalla soprintendenza. Possiamo concorrere al bando regionale con il progetto relativo al ripristino del bastione del Belvedere della Fortezza, un punto strategico perché vi sarà collocata anche una via d’accesso alla struttura. Sulla platea c’è una verifica in corso per capirne la portata effettiva, non è un problema di essere o meno a norma”.

Paolo Lepri: “nel sito Italia.it, nella sezione Toscana ci sono 9 immagini di città toscane ma Arezzo non è compresa. Nella sezione Descrizione, nessun riferimento alla città. Nella sezione Cose da vedere, idem nessuna menzione. Nella sezione Cose da fare c’è un rigo sulla Giostra del Saracino. Perché il sito ufficiale italiano sul turismo non presta attenzione ad Arezzo? Quali azioni compie l’amministrazione per ovviare a tali mancanze?”.
L’assessore Marcello Camanducci: “Italia.it è una delle pagine peggiori che abbia conosciuto la storia ‘digitale’ di questo paese. Progetto nato nel 2004 con 50 milioni di euro di risorse stanziate, ha visto in questi 12 anni chiusure e riaperture e addirittura un’indagine della magistratura. Nel 2014 il governo ha definitivamente interrotto il contratto con il gestore e ha dichiarato che Italia.it forse diventerà Italia.login, vedremo quale altro portale prenderà il suo posto. Questo ci fa capire che on line non ci si improvvisa. Dunque, un nuovo progetto digitale per Arezzo deve essere fatto bene e servono risorse per mantenerlo. Vediamo se la tassa di soggiorno potrà, dal 2017, portarci le risorse necessarie per impostare una strategia digitale di alto livello”.

Claudia Maurizi: “il 14 settembre 2015 il Consiglio Comunale dava mandato al sindaco di disciplinare l’attendamento dei circhi nel territorio comunale. Oggi, a distanza di un anno non si registra una bozza di delibera di Giunta. Esiste l’intenzione di procedere per l’applicazione di quella mozione che si focalizzava sul problema della disincentivazione dei circhi con animali?”.

Paolo Lepri: “è dall’anno scorso che chiediamo informazioni sulla Valli Zabban. A che punto è la trattativa per la sua delocalizzazione e quando verrà installato il pannello con i dati sull’aria?”.
L’assessore Marco Sacchetti: “dopo vari incontri in cui abbiamo presentato alcuni scenari di nuova localizzazione e preso atto di una disponibilità della proprietà, non abbiamo certo strumenti coercitivi per imporre alcunché. Chiederemo informazioni su quelle che sono le reali volontà”.
“In merito alla delocalizzazione – ha aggiunto il sindaco Alessandro Ghinelli – non abbiamo considerato idonea la proposta che ci è stata fatta dalla Valli Zabban. La questione è delicata vista la natura della ditta, abbiamo così deciso di normare la localizzazione di quel tipo di azienda nell’ambito della revisione degli strumenti urbanistici, una procedura più lunga ma certamente più sicura sotto l’aspetto della legittimità”.

Alessandro Caneschi: “le balaustre collocate nel sottopasso di via Vittorio Veneto hanno portato a problemi prima per i portatori di handicap e ora stanno dimostrando la loro inutilità come dissuasori per ciclisti. Quanto tempo gli agenti sono stati impegnati in quel luogo nell’ultimo anno a tutela del passaggio pedonale e quante multe sono state emesse?”.
Il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini: “la nostra volontà è stata di andare incontro alle tante richieste che ci erano pervenute per arginare il fenomeno dei ciclisti che sfrecciano a tutta velocità in quel tratto. Gli archetti metallici, lo ribadisco, sono dunque a favore del transito in sicurezza delle categorie più deboli, siano anziani, disabili o bambini. Non esistono distanze puntuali disciplinate dalla legge per il posizionamento di strumenti metallici del genere, noi abbiamo inizialmente pensato a un metro e 20, poi dinanzi alla situazione che si è creata con la cittadina disabile che non passava abbiamo allargato il varco. Certo, i ciclisti adesso passano meglio ma credo che abbiano comunque una propensione a rallentare”.
“Aggiungo – ha sostenuto il sindaco Alessandro Ghinelli – una considerazione prendendo a modello il caso di via Ricasoli: per risolvere il problema del traffico nell’orario immediatamente precedente l’entrata delle scuole abbiamo chiesto la presenza di due vigili in quel frangente del mattino in modo da evitare l’installazione degli anti-estetici ‘dissuasori’ che costellano altre parti di città. Questa limitatezza temporale ci consente di risolvere la situazione con l’impiego della PM. La stessa soluzione è impossibile nel sottopasso di via Vittorio Veneto perché i ciclisti passano a qualsiasi ora e una multa non farebbe la differenza. Il dissuasore fisico è stata la scelta che abbiamo privilegiato, una barriera fisica che peraltro nulla influisce sull’estetica del luogo”.

Due interrogazioni di Luciano Ralli: “una riguarda il sollecito a cercare risorse per il san Donato: una parte è datata, dobbiamo pensare all’ospedale cittadino degli anni 2020, alla sua struttura. La seconda è un invito a prendere in seria considerazione il tema del disagio sociale. I dati sono allarmanti. Il tema dirimente è: risorse per Arezzo. Ed è il sindaco che deve farsi portatore di un’istanza del genere”.
“Non c’è dubbio – ha replicato Alessandro Ghinelli – che a oggi abbiamo perso almeno sei mesi post riforma e ancora il ruolo del san Donato non è chiaro. Dopo una lunga discussione e l’opportuna azione del sottoscritto in veste di presidente della zona aretina, ex Asl 8, stiamo raggiungendo l’obiettivo che ci eravamo prefissati: l’indipendenza della zona aretina. Arezzo deve essere lasciata autonoma, con i suoi 130.000 assistiti, l’accorpamento riguarderà invece Casentino e Valtiberina. Ancora tutto questo non è stato però formalizzato. Solo a seguito di tale atto sarà definito il ruolo dei singoli ospedali, ciò che rimarrà ad Arezzo e le esigenze del san Donato legate alle risorse e alla organizzazione complessiva dei servizi”.
Sul secondo tema sollevato da Ralli, l’assessore Lucia Tanti ha precisato che “stiamo andando in una precisa direzione: privilegiare l’alleanza con i soggetti che presidiano il disagio sociale per costruire una rete di rapporti che favoriscano percorsi di inserimento”.

Donato Caporali: “sono stati sostituiti dossi rallentatori in alcuni punti stradali. Quali procedure vengono seguite per rispondere alle richieste dei cittadini che ne chiedono l’installazione? Perché non vengono preferite strisce pedonali rialzate di colore bianco e rosso?”.
Il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini: “tali strisce in genere si fanno in corrispondenza di attraversamenti importanti presso scuole o enti”.

Barbara Bennati: “bilancio non brillante di Etruscologica: nella visita della domenica, 3 dei 7 siti compresi nel percorso non sono risultati visitabili. Eravate al corrente di tali difficoltà? Non è meglio definire prima con certezza i siti accessibili per non deludere le aspettative di chi poi partecipa a eventi del genere?”.

Ancora Barbata Bennati: “l’utilizzo degli spray urticanti da parte di vigili urbani non stato è preceduto da una modifica in tal senso del regolamento di polizia urbana. Perché non si è proceduto in questa direzione coinvolgendo così il Consiglio Comunale? Chiedo inoltre che tipo di dotazione specifica sia stata acquistata per i vigili, chi li ha formati in vista dell’utilizzo di questo dispositivo difensivo e le altre forze di polizia presenti nel territorio ne sono dotate?”.