Milano, 13 dic. (AdnKronos) – “Tra le tante critiche che si possono fare al nuovo governo, la Regione Lombardia, con il suo assessore alla Cultura, si distingue ancora una volta per illuminismo, rinfocolando lo spauracchio di un presunto gender pronto a invadere le scuole”. Lo afferma Chiara Cremonesi, consigliera di Sel al Pirellone, commentando le dichiarazioni di Cristina Cappellini sui rischi di indottrinamento gender nelle scuole derivanti dall’insediamento della senatrice Valeria Fedeli a capo del ministero dell’Istruzione.
“Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere di fronte alle dichiarazioni dell’assessore Cappellini in seguito alla nomina a ministro dell’Istruzione della senatrice Fedeli, rea di aver presentato un progetto di legge sull’educazione di genere”, aggiunge Cremonesi. La qual cosa “a noi, invece, fa ben sperare nell’ottica di un percorso necessario per affrontare i temi del bullismo e della violenza di genere, nel rispetto delle diversità contro le discriminazioni e l’omofobia. Con buona pace di chi, da Palazzo Lombardia, vorrebbe imporre la propria visione oscurantista e negare diritti”.