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Lombardia: Parolo, questione produzione idroelettrica paradossale

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Milano 8 ott. (AdnKronos) – “Noi abbiamo una situazione a livello europeo che non è uniforme e che vede il nostro Paese e la Francia in condizione di disparità rispetto al resto del territorio interessato dalla produzione di energia idroelettrica. La questione italiana, in particolare, è veramente paradossale: abbiamo infatti una legge del 1999 che obbliga a fare le gare e un governo che, entro sei mesi, avrebbe dovuto emanare i decreti attuativi, invece, a distanza di quasi 17 anni ancora ha provveduto, nel frattempo lo stesso governo ha impugnato puntualmente tutte le leggi regionali fatte anche a causa della sua inadempienza e, a fronte di tutto questo, abbiamo una sanzione europea, che punisce proprio perché inadempienti. Tutto ciò disegna una situazione paradossale”. Lo ha detto il sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti con il Consiglio regionale, Politiche per la Montagna, Macroregione alpina (Eusalp), Quattro motori per l’Europa e Programmazione negoziata Ugo Parolo, questa mattina, a Novate Mezzola (Sondrio), nell’ambito della visita alla centrale Edison di Campo, con il presidente Roberto Maroni e l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Terzi.
“Per la Lombardia – spiega Parolo – questo è ancora meno accettabile perché la Lombardia produce un quarto dell’energia idroelettrica del Paese”. Eppure “in Lombardia metà della potenza istallata oggi è senza concessioni. Oggi infatti i concessionari, da un lato, utilizzano un bene pubblico, l’acqua, senza averne titolo e, dall’altro, gli stessi concessionari, spesso società grosse, quotate in borsa, hanno un danno, perché non possono nemmeno programmare gli investimenti, un danno sugli azionisti, che si ripercuote sui cittadini”.