Palermo, 29 nov. (AdnKronos) – “Io quella notte non c’ero”. Francesco Menallo è l’avvocato indagato nell’ambito dell’inchiesta sulle firme false di Palermo. L’ex attivista grillino da due anni ha lasciato il Movimento e oggi collabora con un altro ex, Antonio Venturino, vicepresidente vicario dell’Assemblea regionale siciliana, passato nel frattempo con Il Psi. Ieri Menallo è stato interrogato dai magistrati che coordinano l’inchiesta ma anche lui, come i deputati Riccardo Nuti e Claudia Mannino, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Menallo, accusato di avere in qualche modo ‘avallato’ da legale, la decisione di falsificare le firme, respinge ogni accusa e ribadisce che quella notte di aprile del 2012 non era neppure presente in via Sampolo, quando furono ricopiate quasi duemila firme.
“Io non c’ero”, dice ancora e aggiunge ironicamente: “Certo, ho fatto un parere legale, l’ho firmato e pure bollato… Ma stiamo scherzando?”. “Io spero che le Iene, che hanno recuperato l’audio, mi facciano avere anche il video dell’ottobre 2013 in cui Samantha Busalacchi (indagata ndr) e Loredana Ceruso parlano di Vincenzo Pintagro, che dopo un anno e mezzo tira fuori questa vicenda” delle firme false, dice ancora Menallo. “Nel frattempo la cosa diventò di dominio pubblico – dice – ricordo ancora una lite tra Riccardo Nuti e Davide Faraone”.