Home Nazionale Mafia: blitz Castelvetrano, le mani dei boss su fognature e strade

Mafia: blitz Castelvetrano, le mani dei boss su fognature e strade

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Palermo, 14 dic. (AdnKronos) – Una famiglia mafiosa, quella di Castelvetrano (Trapani) dalla “persistente vitalità” soprattutto “nell’infiltrazione nei lavori pubblici e privati”. Per gli investigatori dell’Arma c’era l’ombra di Cosa nostra nei lavori di realizzazione della condotta fognaria in via Maria Montessori, in quelli di manutenzione ordinaria di strade e fognature comunali realizzati nel 2014 e persino nella demolizione di fabbricati fatiscenti all’interno dell’ex area autoparco comunale di Piazza Bertani. Un vasto giro di appalti truccati per finanziare le casse della famiglia e la latitanza di Matteo Messina Denaro. E’ quanto emerso dall’operazione “Ebano”, eseguita all’alba di oggi dai carabinieri del nucleo Investigativo del Comando provinciale di Trapani e del Ros e coordinata dalla Dda di Palermo.
Nel quadro delle attività investigative finalizzate alla ricerca del superlatitante, i militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Palermo, nei confronti di Rosario Firenze, 45 anni. Ai domiciliari, invece, è finito invece il suo faccendiere, il geometra Salvatore Sciacca, 43 anni, mentre agli imprenditori Giacomo Calcara, 38 anni, Benedetto Cusumano, 68 anni, Fedele D’Alberti, 41 anni, e Filippo Tolomeo, 38 anni, tutti di Castelvetrano, è stata notificata la misura cautelare del divieto di esercizio d’impresa. Avviso di garanzia, invece, per altre quattro persone: i due fratelli di Firenze e due dirigenti del Comune di Castelvetrano. Le ipotesi di reato contestate vanno dall’associazione a delinquere di tipo mafioso, alla fittizia intestazione di beni e turbata libertà degli incanti.