Home Nazionale Mafia: Ciancimino, Ros ringraziò mio padre per arresto Riina

Mafia: Ciancimino, Ros ringraziò mio padre per arresto Riina

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Palermo, 12 feb. (AdnKronos) – Dopo l’arresto del boss mafioso Totò Riina, il 15 gennaio 1993, i Carabinieri del Ros avrebbero espresso gratitudine a Vito Ciancimino per il risultato raggiunto. E avrebbero annunciato all’ex sindaco mafioso di Palermo e al figlio, Massimo Ciancimino, di allontanarsi “con tutta la famiglia da Palermo”. A raccontarlo in aula, prima del malore, è stato Massimo Ciancimino, nel corso della sua deposizione al processo sulla trattativa tra Stato e mafia al bunker del carcere Ucciardone di Palermo. Una rivelazione inedita del testimone chiave del processo, che è anche imputato per concorso esterno in associazione mafiosa. Una rivelazione inedita.
Rispondendo alle domande del pm Nino Di Matteo, in aula con il Procuratore aggiunto Vittorio Teresi e il pm Francesco Del Bene, Ciancimino racconta di un incontro con l’allora capitano Giuseppe De Donno, anche lui imputato nel processo, con il generale Mario Mori, nel corso del quale l’esponente del Ros lo avrebbe ringraziato per il “contributo fornito per la cattura del boss”. “Lui mi dice ‘Riina è stato preso per merito di tuo padre e per merito di Provenzano e ora vediamo di trovare una maniera di farti uscire. De Donno conferma che contributo all’arresto di Riina è stato fornito da noi”. A quel punto il Ros avrebbe proposto ai Ciancimino di allontanarsi da Palermo “per motivi di sicurezza”. “Abbiamo avuto una discussione molto animata con i miei fratelli – dice Ciancimino – con Giovanni, Roberto e Luciana. E mia madre che cercava di difendermi, ma il tentativo è stato vano”. Secondo Ciancimino, i Carabineiri del Ros avrebbero detto che Vito Ciancimino “stava facendo il salto del Rubicone e quindi bisognava coprirlo”.
E sull’arresto di Riina, alla domanda su quali furono i primi commento del padre Vito Ciancimino, Massimo Ciancimino risponde: “Lo andai a trovare in carcere – racconta – e mio padre mi disse che alla fine i carabinieri avevano messo a punto il suo piano “.