Home Nazionale Mafia: Dia Trapani confisca a imprenditore beni per cento milioni di euro

Mafia: Dia Trapani confisca a imprenditore beni per cento milioni di euro

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Palermo, 5 ott. (AdnKronos) – La Dia di Trapani ha notificato il decreto di confisca di parte del patrimonio immobiliare e societario, del valore di cento milioni di euro, riconducibile all’imprenditore Calcedonio Di Giovanni, originario di Monreale (Palermo), ma con interessi economici nella provincia trapanese. All’imprenditore sono sati imposti anche tre anni di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di dimora nel luogo di residenza. La proposta di applicazione della misura di prevenzione avanzata dal Direttore della Dia Nunzio Antonio Ferla, è stata accolta dal Tribunale di Trapani- Sezione Misure di Prevenzione, “che ha emesso il relativo provvedimento ablativo valorizzando gli esiti delle investigazioni condotte dalla Dia trapanese, d’intesa con il Procuratore Aggiunto. Bernardo Petralia, coordinatore del “Gruppo Misure di Prevenzione”, della D.D.A. di Palermo”.
Di Giovanni, “imprenditore assai attivo nel settore edilizio e turistico alberghiero, nei cui confronti, già nel 2014, lo stesso Tribunale di Trapani aveva sequestrato il patrimonio, pur non manifestandosi come un “affiliato” a Cosa Nostra, è risultato contiguo all’associazione mafiosa – dice la Dia – Gli elementi di prova riscontrati nel corso del procedimento di prevenzione hanno permesso di ricostruire come l’attività edilizia dell’imprenditore abbia avuto sempre dietro le spalle il contributo di Cosa Nostra della quale ha, peraltro, favorito il tornaconto patrimoniale. Vanno menzionati, in particolare, gli evidenti interessi nelle sue attività della famiglia mafiosa degli Agate di Mazara del Vallo, i rapporti con il noto faccendiere Vito Roberto Palazzolo, figura sicuramente collegata con interessi mafiosi”. “Il patrimonio immobiliare realizzato da Di Giovanni, con risorse di ignota provenienza, tra cui rientra il rinomato villaggio turistico di “Kartibubbo”, sul litorale di Campobello di Mazara, avrebbe ospitato in diverse occasioni pregiudicati mafiosi latitanti”, dice la Dia.