Home Nazionale Mafia: patto tra casalesi e clan Riina, confiscati beni per 1,8 milioni euro (2)

Mafia: patto tra casalesi e clan Riina, confiscati beni per 1,8 milioni euro (2)

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(AdnKronos) – La società di trasporti denominata “A.F.M. Autofrigo Marsala Soc. coop” è stata al centro di una vasta inchiesta giudiziaria condotta dalla Dda partenopea sulle infiltrazioni mafiose nel circuito della grande distribuzione ortofrutticola dell’agro pontino. Attraverso lo sviluppo di un ambizioso progetto investigativo portato avanti dal Codia di Roma, a far data dal 2005, la Procura Distrettuale di Napoli portava alla luce, all’interno del mercato ortofrutticolo di Fondi, uno dei principali in Italia, l”’esistenza di una spartizione degli affari da parte delle organizzazioni malavitose operanti in zona e di una monopolizzazione del settore dei trasporti su gomma del clan dei casalesi”.
Quelle indagini, avevano svelato “le infiltrazioni ed i condizionamenti del clan “dei Casalesi-ala Schiavone” nelle attività dei principali mercati ortofrutticoli, ed evidenziato inoltre, che il clan “dei Casalesi”, al fine di aggiudicarsi il controllo esclusivo nello strategico settore dei trasporti dei prodotti ortofrutticoli sulle tratte da e per la Sicilia, aveva stretto una vera e propria alleanza con emissari imprenditoriali di Cosa nostra siciliana facenti capo a Gaetano Riina, fratello del boss Totò Riina, da anni residente nella provincia trapanese”, dicono gli investigatori. “Beneficiario principale, sul versante siciliano della provincia di Trapani, dell’accordo affaristico mafioso tra gli esponenti camorristi dei “casalesi” e i mafiosi trapanesi sarebbe stato appunto l’impresa “A.F.M. Autofrigo Marsala”, gestita da Miceli e Gagliano”, dicono gli inquirenti. Tra i beni confiscati risultano terreni, fabbricati, l’intero capitale sociale e il compendio aziendale della società “L.G.F. Trasporti srl” con sede a Mazara del Vallo, veicoli e rapporti bancari, per un valore di oltre 1,8 milioni di euro.