Home Nazionale Mafia: pentito svela omicidi, seppelliti con l’auto su ordine di Lo Piccolo

Mafia: pentito svela omicidi, seppelliti con l’auto su ordine di Lo Piccolo

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Palermo, 29 nov. (AdnKronos) – Il ‘battesimo’ di sangue per Antonino Pipitone, il neo pentito che da settembre sta collaborando con i magistrati di Palermo, fu l’omicidio di Antonino Failla e Giuseppe Mazzamuto, uccisi a Villagrazia di Carini, nel Palermitano, il 26 aprile del 1999. Ammazzati a colpi di ascia il primo e a colpi di pistola il secondo. Per il duplice omicidio i carabinieri del nucleo Investigativo di Palermo hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo, emesso dalla Procura distrettuale di Palermo nei confronti di quattro persone ritenute capi e gregari della famiglia mafiosa di Carini. “E’ stato il primo omicidio al quale ho assistito, anche senza prendervi parte attivamente – racconta il pentito -. Fui convolto nell’attività di occultamento dei cadaveri”.
Failla e Mazzamuto, questa è la ricostruzione degli inquirenti, furono puniti per la loro vicinanza a Calogero Battista Passalacqua, per tanti anni a capo della famiglia di Carini, prima che, su ordine di Salvatore Lo Piccolo, le redini passassero a Giovanni Pipitone. I loro corpi non sono mai stati ritrovati, sotterrati insieme all’auto nelle campagne di Carini. A decretarne la morte sarebbe stato proprio Salvatore Lo Piccolo, convinto che avessero un ruolo nella scomparsa di un suo parente, Luigi Mannino.
Una scomparsa che, come ha confermato ai magistrati anche un altro collaboratore di giustizia, Gaspare Pulizzi, accelerò la loro condanna a morte. Mazzamuto e Failla, inoltre, erano ritenuti responsabili di incendi e danneggiamenti messi a segno a Carini soprattutto ai danni di Salvatore Cataldo, “un imprenditore edile a disposizione della famiglia mafiosa di Carini per affari e investimenti, anche se non formalmente affiliato” ricorda il pentito.