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Milano: lettera denuncia, in via Borgogna parcheggio ‘insostenibile’

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Milano, 7 mar. – (AdnKronos) – Un parcheggio ‘insostenibile’. E inutile. Perché il progetto che ci sta dietro presenta criticità “sotto il profilo economico-finanziario”. Perché porterà “serissimi problemi in ordine alla sicurezza e incolumità pubblica”. Perché determinerà un “centro cittadino sventrato e bloccato”. E, tra gli altri motivi, perché i cantieri “pregiudicheranno la sicurezza pubblica, la vivibilità e gli interessi di tutti i residenti e i commercianti della zona”. Senza contare che “su via Borgogna si affaccia un importante edificio storico sottoposto a tutela diretta mediante decreto di vincolo del 1951”. E il fatto che le politiche degli ultimi anni a tutela dell’ambiente e della sostenibilità hanno portato a meno auto in centro e meno posti occupati nei parcheggi già esistenti. Uno nuovo, quindi, rischia di essere ‘inutile’.
Il parcheggio di via Borgogna non deve essere costruito. Questo chiedono e scrivono in una lettera-denuncia i residenti e i commercianti presenti lungo la via. Dopo le manifestazioni di piazza, i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, dopo gli annunci di esposti in procura, è di pochi giorni fa l’invio di una lettera nella quale vengono riassunti tutti, e sono tanti, i motivi per bloccare il parcheggio che dovrebbe ‘aprire’ nella centralissima Piazza San Babila a Milano. I primi segni di accantieramento sono già evidenti su Largo Toscanini. La lettera è stata inviata a 16 mittenti, dal sindaco pisapia al prefetto Alessandro Marangoni, dagli assessorati interessati alla direzione regionale per i Beni Culturali, la croce rossa, i vigili del fuoco e la polizia municipale.
“Si tratta di un vero e proprio ‘residuato bellico’ di una politica – quella del Piano Parcheggi Albertini del 2000 – che è stata da tempo ampiamente superata dai nuovi indirizzi programmatici e di regolamentazione per la mobilità veicolare e l’accessibilità all’Area C. Nonostante lo scenario della sosta e della mobilità nel centro cittadino sia radicalmente mutato, a distanza di oltre quindici anni da quel controverso Piano Parcheggi, il Comune, contraddicendo i propri atti ed indirizzi programmatici, ha deciso di far realizzare un parcheggio interrato, certamente inutile e dannoso per l’interesse pubblico dell’intera collettività”.