Home Nazionale Omicidio Regeni, Egitto: “Non si esclude vendetta personale”

Omicidio Regeni, Egitto: “Non si esclude vendetta personale”

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Il Cairo, 24 feb. (Aki) – “Un movente criminale o il desiderio di una vendetta personale”. Potrebbero essere anche queste, secondo il ministero dell’Interno egiziano, le ragioni dell’omicidio del giovane ricercatore italiano Giulio Regeni
, scomparso la notte del 25 gennaio al Cairo e ritrovato il 3 febbraio sull’autostrada Il Cairo-Alessandria.
In una nota, il ministero afferma che “in base alle informazioni disponibili, tutte le possibilità sono aperte, tra cui il movente criminale o la volontà di vendetta per ragioni personali”.
Ambasciatore egiziano a Roma: “Totale cooperazione con Italia” – “Stiamo collaborando totalmente con la delegazione italiana, che è qui al Cairo” per l’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni “perché sappiamo che le nostre relazioni sono molto importanti e non abbiamo nulla da nascondere”. Lo ha affermato l’ambasciatore egiziano a Roma, Amr Helmy, intervenendo a Radio Anch’io. L’ambasciatore ha ribadito i “molti dubbi sui rapporti di stampa” sul caso e ha affermato che “una possibilità è che si sia trattato di un atto criminale e l’altra possibilità è che si sia trattato di un atto di terrorismo” da parte di chi “vuole distruggere le relazioni tra Egitto e Italia”. “E’ la prima volta nella storia dell’Egitto che a un team straniero consentiamo di venire in Egitto e questo indica come siano forti le nostre relazioni e come vogliamo cooperare pienamente con voi per scoprire chi ha commesso questo crimine”, ha detto Helmy, invitando ad “aspettare le indagini”. L’ambasciatore ha fatto anche riferimento all’attacco al consolato italiano al Cairo nel luglio dello scorso anno. “Questo crimine potrebbe essere stato commesso da persone che vogliono distruggere le relazioni tra Italia ed Egitto – ha proseguito – Dobbiamo essere pazienti e oggettivi e dobbiamo realizzare che le nostre relazioni sono molto importanti non solo per la situazione in Libia ma perché siamo il più forte attore nel Mediterraneo”.