Roma, 2 feb. (AdnKronos) – Federico Pizzarotti come Filippo Nogarin. Anche il sindaco di Parma, seppur in termini di gran lunga minori, ha visto la propria maggioranza assottigliarsi in consiglio comunale. Dopo Mauro Nuzzo, il consigliere M5S espulso giorni fa causa dissidi con la Giunta, oggi ha annunciato l’addio al gruppo Fabrizio Savani.
Ma per Savani e Nuzzo, a differenza di quanto avvenuto per i consiglieri anti-Nogarin, a quanto apprende l’Adnkronos, non arriverà nessun ‘cartellino rosso’ dai vertici del Movimento. L’espulsione, attesa dal primo cittadino ducale che per Nuzzo aveva già chiesto l’intervento del direttorio, non è nei piani del Movimento, che al contrario non intende affatto espellere i due consiglieri ‘ribelli’. Anche perché, viene spiegato da fonti qualificate, si tratterebbe di due ‘ortodossi’, ovvero due grillini duri e puri, che più volte, proprio per la loro linea, si sarebbero scontrati con Pizzarotti, considerato il bastian contrario del Movimento.
Quella del sindaco ducale, che ha espulso Nuzzo, viene da alcuni letta addirittura come una provocazione. Resta congelata, invece, la questione simbolo, visto che i due consiglieri fuoriusciti hanno deciso di chiamare il loro gruppo ‘Movimento 5 Stelle Parma’. Pizzarotti ha sottolineato come per usare nome e marchio 5 Stelle sia necessaria una lettera firmata da Grillo. Questa lettera, viene spiegato, non arriverà. Dopo Quarto e altre grane a livello locale, il Movimento non intende aprire un’altra partita.