(AdnKronos) – Si va avanti dunque con l’isolamento del sindaco, ‘silenziato’ negli ultimi mesi. Lo stesso staff della comunicazione, nei mesi scorsi, aveva mandato un messaggino sui cellulari di deputati e senatori, chiedendo di ignorare le domande dei cronisti, tornati a scrivere dei dissidi con Pizzarotti. Ma si tratta di una strategia che non può durare a lungo: prima o poi i nodi verranno al pettine, anche perché nel 2017 a Parma si torna alle urne e il Movimento, nonché lo stesso sindaco, dovranno sciogliere la riserva.
Al momento, però, tutto è congelato. Anche la ‘bollinatura’ al Movimento creato da Nuzzo a Savani, già chiesta allo staff di Grillo, non arriverà, perché non si intende aprire un nuovo fronte sul territorio. Ma Pizzarotti freme, al punto di appellarsi agli attivisti affinché si facciano sentire con chi di dovere. E da Parma assicurano che qualcosa si sta muovendo, con diversi militanti che, da tutta Italia, starebbero chiedendo spiegazioni ai parlamentari di riferimento, nonché al direttorio.
Tuttavia, sulla bacheca Facebook del sindaco continuano a piovere commenti piuttosto critici. Ai quali Pizzarotti risponde puntualmente. A chi gli rimprovera di aver ciacciato Nuzzo, ricorrendo alle espulsioni nonostante le avesse sempre criticate, “io sono stato critico nel metodo e sul rispetto delle regole – risponde secco – Non sulle espulsioni in se che ci sono da che mondo è mondo. Ed in ogni caso, un conto è un opinione, un conto è una responsabilità. Quella che dovrebbe avere il direttorio di rispondere”.