Roma, 5 feb. (AdnKronos) – Un lunghissimo post su Fb in cui chiede l’intervento del direttorio. Federico Pizzarotti, dopo aver chiesto in sordina che i vertici del Movimento si pronunciassero sull’espulsione di un consigliere ‘ribelle’, Mauro Nuzzo, si sfoga sui social network e fa pressing sul direttorio rendendo pubblica la vicenda. Che, nei giorni scorsi, si è arricchita di un nuovo capitolo: un altro consigliere, Fabrizio Savani, ha dato il benservito a Pizzarotti, seguito Nuzzo e lasciato la maggioranza. Insieme i due hanno dato vita a una componente nel gruppo Misto chiamandola M5S Parma.
E così ora la città ducale si trova con due gruppi 5 Stelle. “Cosa si aspetta a intervenire?”, chiedeva ieri Pizzarotti su Fb, che al direttorio avrebbe mandato ripetutamente sms e messaggi su whatsapp, prima di far ricorso alla Rete. Dai vertici M5S, tuttavia, tutto tace. E, a quanto apprende l’Adnkronos, la situazione non è affatto destinata ad evolversi. Il direttorio e i due cofondatori del Movimento, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, non intendono fornire risposte.
Né tantomeno espellere i due, Nuzzo e Savani, nonostante l’accusa durissima del primo cittadino di aver votato il più delle volte con Pd e Fi. In realtà, stando a fonti 5 Stelle, i consiglieri in questione sono considerati due duri e puri del Movimento, di certo molto più ‘grillini’ di Pizzarotti. Tanto che c’è chi a Roma ironizza: “stia attento il sindaco, se non la finisce di provocare, il cartellino rosso potrebbe arrivare per lui”.