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Parma: Università-imprese, al via progetto ‘Poli per innovazione’

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Parma, 15 mar. (Labitalia) – Rapporti ravvicinati e dinamici fra ricerca d’impresa e ricerca universitaria, in una sinergia virtuosa e produttiva fra aziende e ateneo. E’ il cuore del progetto ‘Poli per l’innovazione’, avviato al Campus scienze e tecnologie di Parma alla presenza del presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. L’idea di fondo dell’università di Parma è quella di sviluppare, nell’ambito dei progetti Mastercampus Scienze e Tecnologie e Mastercampus Med, un sistema di strutture pronte ad accogliere le aziende interessate, nell’ottica di un’interazione fruttuosa capace di portare vantaggi reciproci e sicure ricadute positive sul territorio.
“Oggi -spiega il rettore, Loris Borghi- facciamo un passo in più, di enorme rilievo, nel già fecondo rapporto tra l’università di Parma e il mondo dell’impresa, interlocutore privilegiato nella rete di relazioni che la nuova governance dell’ateneo ha voluto costruire fin dal suo insediamento”.
“Un passo in più -fa notare- perché invitiamo le imprese a venire da noi: mettiamo a loro disposizione spazi per lavorare a stretto contatto, in una contiguità virtuosa e ricca di potenzialità, in un contesto fortemente innovativo anche dal punto di vista dell’insediamento urbano. Le parole chiave sono innovazione, ricerca, qualità, sviluppo; l’orizzonte di riferimento cui si guarda va ben più in là del nostro territorio. E’ un altro tassello, strategico, di una nuova università che stiamo costruendo: un’università aperta, vitale, rinnovata, al passo con i tempi. Ci auguriamo che le aziende rispondano con interesse al nostro invito, condividendone lo spirito di fondo e i reciproci interessi”.
“Un progetto strategico -commenta il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- che rafforza e qualifica gli investimenti realizzati in questi anni da Regione, istituzioni locali e ateneo. Strategico perché internazionale per approccio e potenzialità, perché orientato non solo a consolidare la relazione tra luoghi della conoscenza e luoghi della produzione ma a fondare questa relazione su una continuità spaziale e pertanto sulla vera sinergia del lavorare insieme”.
“Strategico, infine, perché -spiega- sperimenta un’idea di quartiere urbano, attrattivo, fondato sulle migliori espressioni del cambiamento in corso a livello globale: comunità e conoscenza. Una sfida che la Regione sostiene perché esempio di quell’innovazione insieme economica, sociale e tecnologica che vogliamo sempre più identifichi il nostro territorio a livello internazionale”.
Nell’occasione, è stato illustrato il bando per la manifestazione di interesse rivolto alle imprese (link): le aziende potenzialmente interessate a insediarsi nei poli dell’innovazione Innohub, Country Foodlabs e Techmed possono presentare domanda fino al 20 giugno. Due le realtà sulle quali vertono i bandi: il Campus scienze e tecnologie e il plesso ospedaliero-universitario. Per entrambe le strutture della produzione innovativa previste si integrano perfettamente con il sistema universitario, rispetto alle logiche di accesso, alla logistica, alle infrastrutture impiantistiche.
L’Innohub e i Country food labs ‘troveranno casa’ nel Campus Scienze e tecnologie di via Langhirano. Potranno ospitare circa 35 realtà imprenditoriali, che potranno lavorare a fianco dei dipartimenti del Campus nei settori dell’alimentare, della meccanica e impiantistica alimentare, dell’informatica-elettronica Ict, delle biotecnologie e dell’ambiente, della chimica e della farmaceutica.
L’Innohub sarà caratterizzato da un padiglione in linea prevalentemente dedicato ad aziende dei settori della meccanica e impiantistica alimentare, oltre che all’Ict, e da altri padiglioni a formare uno spazio a corte prevalentemente dedicato al settore chimico farmaceutico, biotecnologico, ambientale, oltre che agli spin off, all’incubatore e al centro servizi all’impresa comprensivo di attrezzature di co-working.
I Country foodlabs saranno, invece, spazi speciali destinati alle aziende agroalimentari che necessitano di sperimentare in campo aperto. Il polo Tech-med sarà collocato nel plesso ospedaliero-universitario di via Gramsci: sarà un complesso fortemente integrato e orientato alla ricerca innovativa e al trasferimento tecnologico in ambito medico. Potrà ospitare circa 8 realtà aziendali del settore tecno-medicale all’interno del padiglione ex-Biologici, il cui recupero consentirà anche la collocazione di un training centre e di altre attività di ricerca dell’Università in collaborazione con l’azienda ospedaliero-universitaria.