(AdnKronos) – Si denuncia che i comitati per il Sì sarebbero nascendo fuori dal Pd, fuori dai circoli, che insomma si stia di fatto mettendo in piedi una struttura parallela al partito. Il primo ad accennare alla cosa è stato Gianni Cuperlo, ormai più di un mese fà, denunciando il rischio di “comitati del Sì come spartiacque per porre fine alla distinzione tra destra e sinistra aprendo la via alla lista o raggruppamento destinato di fatto a federare il partito della Nazione”.
Anche da queste riflessioni deriva la richiesta di un congresso anticipato, per chiarire la direzione in cui va il Pd. E anche chi ci starà dentro. A partire dalle liste delle prossime politiche. Nella maggioranza dem si maligna che il congresso subito servirebbe alla sinistra per ‘ipotecare’ una quota dei posti in lista. Quelli riservati appunto alla corrente di minoranza, dando per scontato che Renzi vincerà di nuovo il congresso.
“Il candidato alle primarie del Pd lo vedremo, c’è tutto il tempo per deciderlo”, spiega Speranza sebbene si dica che la sua candidatura alla segreteria verrà lanciata a metà marzo a Perugia, alla tre giorni organizzata dalla sinistra dem. “Io voglio costruire un punto di vista alternativo a Renzi, perchè c’è tanta gente che pensa che il Pd stia sbagliando strada. Non usciremo dal Pd anzi, io penso che il Pd sia l’unica speranza per il paese. Ma non può essere che per stare nel Pd devi per forza essere a prescindere con Renzi”.