(AdnKronos) – Da Perugia non arrivano quindi venti di guerra e questo potrebbe incidere sull’intervento di domani di Matteo Renzi alla scuola di formazione del Pd. E’ attesa una parola, dopo giorni di silenzio, sul caso primarie, le polemiche della minoranza su Verdini e dova va il Pd e quindi l’affondo di D’Alema. Il premier parlerà nel tardo pomeriggio perchè in mattinata, a proposito di sinistra, sarà alla riunione del Pse a Parigi da Francois Hollande.
Intanto, è iniziato un lavoro si ricucitura sul versante della amministrative dove resta alta la preoccupazione per il rischio di un proliferare di liste a sinistra del Pd. A Milano il tentativo con Gherardo Colombo è venuto meno per il no del diretto interessato. A Roma la situazione è ancora fluida. Già due giorni fà, ambienti del Pd, facevano sapere di una voce insistente sull’indisponibilità di Massimo Bray a correre. Tuttavia, al momento, l’ex-ministro non ha ancora sciolto la riserva.
In campo c’è Stefano Fassina e non è ancora definito se Ignazio Marino lo sfiderà in ‘primarie rosse’ o se si farà promotore di una sua lista. Poi c’è il caso Napoli. Oggi Lorenzo Guerini è sceso nel capoluogo campano per tentare di recuperare terreno con Antonio Bassolino. “Con Bassolino c’è stato uno scambio di opinioni e di idee su questo passaggio. Con Antonio è stato un incontro in cui ci siamo ascoltati e ci siamo parlati, fa sempre bene parlarsi”, ha detto Guerini.