(AdnKronos) – Anche Pier Luigi Bersani stoppa ogni ipotesi di scissione. “Mi metto pienamente nel solco di quello che ha detto Speranza: tutti e due i piedi nel Pd”, dice intervenendo alla convention della minoranza del Pd a Perugia. Poi l’ex-segretario ironizza: “In un retroscena dice se alla prossima direzione o c’è lealtà o le nostre strade si dividono… Oh, hai visto mai che” Renzi “vuole uscir dal Pd? Sarebbe una notizia, ragazzi!”.
Nessuna scissione ma bisogna “alzare la voce” quando le cose non vanno e rompere la “cappa di conformismo” della narrazione renziana, dice Bersani. “Quando succede una cosa che la nostra gente non puo’ digerire, dobbiamo alzare la voce. Quando i dirigenti parlano prima di una commissione di garanzia, dobbiamo alzare la voce. Quando si usano le iniziative dei giovani (la scuola di formazione a cui andrà domani Renzi ndr) per dare addosso alle minoranze, non va mica bene. Per non parlare poi del giornale di Antonio Gramsci…”. Anche perchè “sta venendo su una cappa di conformismo che a me da fastidio ed è molto pericolosa. Consiglierei prudenza a creare questa cappa conformista anche nell’informazione perchè alla gente da’ fastidio. Bisogna accettare un po’ di discussione e un po’ di spirito critico”.
In mattinata anche Gianni Cuperlo aveva preso le distanze dai toni di D’Alema pur condividendo alcune riflessioni. “Non amo e non apprezzo mai l’esasperazione del linguaggio” ma “se fossi il gruppo dirigente del Partito Democratico mi interrogherei a fondo sulle ragioni che spingono una personalità di spicco della sinistra italiana a un’accusa così severa verso la strategia e la gestione del suo partito e del centrosinistra”.