Home Nazionale Pd: Renzi prepara assemblea e ‘sente il Paese’, andiamo avanti/Adnkronos

Pd: Renzi prepara assemblea e ‘sente il Paese’, andiamo avanti/Adnkronos

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Roma, 16 dic. (AdnKronos) – Raccontano di un Matteo Renzi attivissimo in vista dell’assemblea di domenica. “Sta sentendo tutti, più volte al giorno”. Il segretario, però, continua a non sbilanciarsi con i suoi interlocutori su quale piega intenda dare alla riunione di dopodomani. Le diverse opzioni, a poche ore dall’appuntamento di Roma, restano sul tavolo. E anche per verificare che ogni soluzione sia praticabile in queste ore è partito l”appello’ dei delegati per assicurare una partecipazione ampia all’assemblea.
La questione non è secondaria. Il leader Pd non vuole imprevisti, anche nel caso in cui sia necessario modificare lo Statuto. Cosa che avverrebbe se si decidesse di anticipare il Congresso. Lo Statuto in questo caso prevede scioglimento dell’Assemblea e sei mesi di pausa. Troppi, nello schema del segretario. “Si potrebbe e ridurre a tre mesi”, spiega un renziano in queste ore attivissimo sulla pratica. In questo caso, servono però almeno 700 voti sui 1000 delegati. “Considerato che è la domenica prima di Natale, non sarà semplicissimo…”, si riflette in ambienti dem.
Conti alla mano, le primarie cadrebbero così ai primi di marzo. Il 5 è una data ipotizzata. Ma i renziani più ortodossi spingono per un ‘piano B’ che comprende sempre tempi strettissimi. “Mi auguro che domenica all’assemblea nazionale del Pd a Roma, Matteo Renzi rilanci la sfida per governare il Paese”, ha scritto su Facebook il senatore Andrea Marcucci. In questo caso, all’orizzonte ci sarebbero non tanto il Congresso ma le primarie di coalizione. Da tenere sempre tra qualche mese. Con l’obiettivo (non dichiarato) di arrivare alle elezioni al più tardi a giugno. (segue)
segretario attivissimo, giro di telefonate anche con i big
L’altra ipotesi resta quella del congelamento. Attendere la sentenza della Consulta sull’Italicum per avere un quadro più chiaro sulla legge elettorale e valutare il da farsi. Con una legge proporzionale cambierebbero molte cose. I renziani, tra l’altro, sono convinti che con un sistema di quel tipo, la minoranza se ne andrebbe sicuramente dal Pd. Intanto Renzi lavora ‘pancia a terra’ all’appuntamento.
Attaccato al telefono, in queste ore sta sentendo i big del partito ma anche gli amministratori locali. Renzi vuole “sentire il Paese”. Perchè la sua intenzione è quella di “ripartire dall’Italia”. Che è anche il titolo dato all’Assemblea.
“Ascoltare di più è sempre giusto. dovremo farlo di più in futuro”, ha postato su Facebook. Chi gli ha parlato è sicuro e descrive un Renzi tutt’altro che ‘attendista’: “Andiamo avanti”, ha scritto sempre il leader Pd su Fb. (segue)
Ma Renzi deve fare i conti con le varie anime dem. Con la minoranza, che nei giorni scorsi ha fatto balenare la minaccia di far saltare il numero legale, facendo uscire i propri delegati di fronte a eventuali colpi di mano.
Minoranza che, al pari di alcuni componenti della maggioranza dem, non scalpita per il Congresso anticipato. Vedi i Giovani Turchi. “Congresso anticipato? Non so. Domenica ascolteremo, io penso che sia utile discutere e penso si debba riflettere sulle conseguenze del referendum”, ha detto oggi Andrea Orlando.
AreaDem di Dario Franceschini si sta preparando per qualunque scenario: “Abbiamo pronto sia il piano A che il piano B…”. Infine, la sinistra Pd: “Io lavoro per ricostruire il centrosinistra”, ha detto Roberto Speranza annunciando una visita ad una iniziativa di Sel: “Ma chi parla di scissione dà una lettura totalmente sbagliata”.