Home Nazionale Pensioni: Spi Cgil, in Veneto a rischio tagli 15 mila vedove e vedovi

Pensioni: Spi Cgil, in Veneto a rischio tagli 15 mila vedove e vedovi

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Venezia, 16 feb. (AdnKronos) – “Donna, vedova, con una pensione di reversibilità. Ecco descritta la possibile, prossima vittima del governo Renzi che si è inventato un disegno di legge, già depositato alla Commissione della Camera, per recuperare risorse grazie al taglio delle pensioni di reversibilità”. Lo denuncia lo Spi-Cgil, che tramite il segretario Ivan Pedretti, “è stato il primo a denunciare questo blitz da parte dell’esecutivo”. “E, pur di fronte alle parziali smentite da parte del ministro Poletti, il sindacato conferma che il disegno di legge esiste e prevede un taglio per gli assegni di vedove e vedovi, anche se non verranno toccate le pensioni di reversibilità già in essere”, spiega in una nota lo Spi Cgil.
In Veneto, se i timori dello Spi verranno confermati, “è a rischio di ulteriori tagli una parte dei 15 mila nuovi assegni di reversibilità che in media vengono erogati ogni anno al coniuge di un defunto. In tale contesto la categoria più colpita è quella delle vedove visto che l’85% degli assegni di reversibilità vanno versati alle donne che hanno una prospettiva di vita più lunga rispetto agli uomini. Nella nostra regione si contano attualmente circa 360mila pensioni di questo tipo, per le quali ogni vedova o vedovo si intasca in media 878 euro lordi al mese, non certo una cifra da nababbi”.
“La spesa mensile lorda sfiora i 315 milioni di euro, circa un settimo degli oltre 2 miliardi di euro che si spendono in totale ogni mese nel Veneto per pagare il monte pensioni e non si può dire che siano tante le vedove e i vedovi “benestanti”: sono un’ottantina nella nostra regione coloro che percepiscono un assegno di reversibilità superiore ai 5 mila euro lordi al mese”, denuncia Spi Cgil.