Roma, 15 dic. (AdnKronos) – C’è una sorta di “agonismo con cui ci misuriamo nella politica. Veniamo da campagna molto accanita. Abbiamo avuto referendum che è stato politico, elezioni amministrative” che hanno avuto valenza politica, “potremmo avere un altro referendum, quello sul Jobs Act, che sarà un altro referendum politico e c’è molta fretta di andare a nuove elezioni politiche. Arriva o no un momento in cui ci fermiamo e in cui capiamo come la politica si attrezza per dare le risposte che, una volta arrivati al governo, siano adeguate?”. Lo ha detto Francesco Rutelli presentando oggi pomeriggio a Roma il Manifesto dei ‘Democratici nell’Europa del XXI secolo’.
“In Italia -prosegue Rutelli- stiamo preparando solo tornei elettorali. Un po’ come il ‘Grande Fratello’: ci sono le nomination, qualcuno vince, ci siamo goduti lo spettacolo e ci prepariamo al prossimo…”. Senza fermarsi un attimo, appunto. Mentre, è la riflessione di Rutelli, occorrerebbe formazione. “Un qualcosa che ormai si è perso”.
Mentre “è imprescindibile” formare le nuove generazioni, “formare le nuovi politiche e prepararle alle responsabilità pubbliche”. Osserva Rutelli: “Che vincano o meno i grillini chi sta formando le classi dirigenti corrispondenti?”. Anche perchè l’assenza di una classe politica in grado di fornire risposte adeguate non apre solo la strada ai populismo: “Il vero rischio della stagione dei populismi e’ che ad essa faccia seguito una stagione di autoritarismi. La cosa piu’ importante da fare e’ costruire la solidita’, l’autorevolezza, la fisicita’ di una moderna organizzazione politica”.