Roma, 18 apr. (AdnKronos) – “Il loro tempo è scaduto. Ieri i cittadini sono stati derisi due volte. Prima da uno zelante amico del premier, che con un’espressione miserabile si è preso gioco di chi partecipa alla vita pubblica. Poi dal presidente del Consiglio in persona, che ha accusato i promotori del referendum di aver buttato 300 milioni di euro e ha sostenuto che il referendum non potesse essere accorpato alle elezioni amministrative perché la legge lo vieta. È una menzogna”. Lo scrive su Facebook Roberto Fico, membro del direttorio M5S e presidente della Vigilanza Rai.
“La legge non vieta e non dice nulla riguardo allo svolgimento contestuale di referendum ed elezioni – prosegue Fico – motivo per cui in passato c’è stato bisogno di un intervento legislativo ad hoc per consentire il regolare svolgimento delle due consultazioni nella stessa giornata. Quando si tratta di approvare norme a beneficio di qualche affarista si fanno in quattro, s’incontrano di notte; se invece si tratta di approvare una norma che in un colpo solo favorisce la partecipazione e consente un risparmio di 300 milioni di euro non trovano né il tempo né il modo”.