Home Nazionale Referendum, la minoranza Pd non firma: “Anomalia costituzionale”

Referendum, la minoranza Pd non firma: “Anomalia costituzionale”

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Roma, 20 apr. (AdnKronos) – Non c’è stato un ordine di scuderia ma, per dirla con Davide Zoggia, una “comune valutazione” sul fatto che la raccolta di firme per il referendum da parte della maggioranza sia, quantomeno, “un’anomalia costituzionale”. Risultato: nessuno o quasi della minoranza Pd ha dato la firma per il referendum d’autunno. Al Senato qualcuno lo ha fatto, come Federico Fornaro “in coerenza con la posizione già assunta quando si parlava della modifica dell’art.138 con il governo Letta che prevedeva il ricorso al referendum”, spiega il senatore democratico.
Ma in generale la ‘valutazione’ della sinistra dem è che la raccolta di firme spettava all’opposizioni e “non a chi ha già votato al riforma in Parlamento”, dice Nico Stumpo. Un’osservazione contenuta anche nel documento unitario (firmato da Gianni Cuperlo, Roberto Speranza e Sergio Lo Giudice) diffuso dopo l’ultimo passaggio delle riforme alla Camera. “Logica e forma imporrebbero” che il referendum “fosse richiesto da quanti a questa riforma si oppongono, fuori e dentro il Parlamento”.
“Nel partito c’è già un gran fermento organizzativo per il referendum costituzionale e molto meno – osserva Zoggia – per un appuntamento più vicino e non meno importante: le amministrative. I sondaggi non sono brillanti e dare l’impressione che il Pd snobbi le elezioni, non aiuta. Le amministrative possono avere riflessi notevoli anche sullo stesso referendum di autunno. Se si vuole chiamare i cittadini alla partecipazione, va fatto sempre. Non si può una volta prenderli a pesci in faccia” come per le trivelle “e la volta dopo blandirli”.