Home Nazionale Referendum: Monti, non serviva, meglio mia riforma articolo 81 Costituzione

Referendum: Monti, non serviva, meglio mia riforma articolo 81 Costituzione

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(AdnKronos) – “Se è risolto in un danno nella calibratura specifica della riforma aver sottovalutato l’importanza che avrebbe avuto allargare ulteriormente il consenso nel Parlamento per evitare il referendum invece di dare l’impressione di ricercarlo come prova di forza. Nel 2012, nell’ultima ben più limitata modifica della Costituzione della Repubblica italiana che però si è realizzata, riguardante l’articolo 81 e non come si dice il fiscal compact, l’allora ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, fece con umiltà un attentissimo lavoro che portò ad avere il 73 per cento di voti favorevoli in questa Camera e il 78 per cento nella Camera dei deputati”. Lo ha rivendicato l’allora premier Mario Monti, nella sua dichiarazione di voto al Senato sulla fiducia al governo.
“Non vi fu referendum -ha aggiunto- si può immaginare quale sarebbe stato l’esito. Chi parla è stato iscritto in un nuovo raggruppamento, chiamato ‘della accozzaglia’. Eppure, mi sono speso doverosamente nell’interesse del Paese, in questi ultimi mesi, per spiegare, soprattutto all’estero, che, a mio giudizio, erano completamente fuori luogo le previsioni, alimentate anche dall’Italia e da quegli ambienti finanziari internazionali dei quali si è a lungo detto che io ne sarei controllato, e che stavano grossolanamente sbagliando. Anche in caso di vittoria del no non ci sarebbe stato né un cataclisma finanziario né l’esigenza di elezioni anticipate né l’esigenza di un governo tecnico. Lei, signor presidente, ne è la prova”.