Home Nazionale Ricercatori in piazza a Milano, investimenti scarsi e restrizioni alla ricerca al centro della protesta

Ricercatori in piazza a Milano, investimenti scarsi e restrizioni alla ricerca al centro della protesta

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Roma, 16 dic. (AdnKronos Salute) – Pochi investimenti e il nodo della prossima scadenza della moratoria sul divieto dell’utilizzo di animali nelle ricerche sugli xenotrapianti d’organo e sulle sostanze d’abuso. Il mondo della ricerca in piazza per alzare la voce e ribellarsi a una tendenza “che umilia l’Italia di fronte agli altri Paesi europei”. Domenica 18 dicembre dalle 10 alle 11.30, in via Mercanti a Milano le associazioni Pro-Test Italia, Research4Life e Italia unita per la scienza, insieme a numerosi ricercatori, cittadini e associazioni di malati, a cui sta a cuore il futuro della ricerca e della salute pubblica, si daranno appuntamento per denunciare “uno stato di cose inaccettabile”.
“Investire in innovazione e in ricerca scientifica di base e applicata, significa garantire il benessere attuale e migliorare le opportunità delle future generazioni. Purtroppo, però, l’Italia non sembra in grado di riconoscere questa priorità né a livello economico, né a livello legislativo: sono solo 32 milioni di euro all’anno gli investimenti destinati a progetti di ricerca di interesse nazionale. Importo che, invece, dovrebbe essere decuplicato per consentire al nostro Paese di essere competitivo in Europa – proseguono le associazioni – affiancando gli standard di Paesi come Gran Bretagna, Germania e Francia, per non parlare di quelli Scandinavi, oltre che nel mondo, bloccando al contempo quella iattura nota come ‘fuga dei cervelli’. Inoltre assurdi divieti alla ricerca biomedica in campo pre-clinico sottraggono competitività ai ricercatori italiani mettendo l’Italia, anche, a rischio di costose procedure di infrazione da parte della Comunità europea”.
“In sostanza – denunciano – si nega ai ricercatori italiani di poter fare ciò che è garantito ai loro colleghi in tutto il resto del mondo e per questo l’Italia potrebbe essere multata. Non ultima tra le problematiche, la scadenza della moratoria sul divieto dell’utilizzo di animali nelle ricerche sugli xenotrapianti d’organo e sulle sostanze d’abuso che, se non venisse rinnovata per un tempo equo, causerebbe uno stop di anni ad un settore strategico del Paese”, affermano i ricercatori.
Tra i relatori, è annunciata la presenza di Emilia De Biasi, presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato; Anna Scavuzzo, vice sindaco del Comune di Milano; Chiara Tonelli, prorettore alla ricerca dell’Università degli Studi di Milano; Marco Cappato, associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica; Giuliano Grignaschi, segretario generale di Research4Life; Luca Carra, direttore di Scienzainrete.it, Gruppo 2003 per la ricerca scientifica.