Roma, 26 apr. (AdnKronos) – Il Pd attacca, ma anche il M5S mugugna. La nuova grana sulla candidata sindaco 5 Stelle Virginia Raggi, in passato presidente del cda di una società -l’Hgr- che secondo alcuni graviterebbe attorno all’area di Gianni Alemanno, crea imbarazzi e malumori nel Movimento 5 Stelle. Mentre il Pd va all’attacco a colpi di tweet e lanci di agenzie, più di un parlamentare grillino lamenta la “doppia amnesi” di Raggi, ‘rea’, per alcuni, di essere stata poco trasparente in un movimento politico che fa del rispetto delle regole la sua bandiera.
Per questo le presunte omissioni sul curriculum di Raggi -prima sul praticantato nello studio Previti e poi sul ruolo rivestito in una società all’epoca amministrata da Gloria Rojo, segretaria di Franco Panzironi, uomo incappato in diversi guai giudiziari prima per Parentopoli, poi per Mafia Capitale- crea parecchio nervosismo nelle file dei parlamentari 5 Stelle, soprattutto tra i più ‘integralisti’, ovvero i duri e puri del Movimento.
In realtà, Raggi ha spiegato con chiarezza, sulla propria bacheca Facebook, di aver svolto una mera consulenza tecnica per la società cliente dello studio legale nel quale lavorava, peraltro senza percepire alcun compenso. Una spiegazione, la sua, che non convince molti nel Movimento. “Nessuno dubita sulla sua onestà o teme che sia in affari con chissà quale società – precisa un senatore – ma omettere certe informazioni è grave, soprattutto se ti presenti per il Movimento”.