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Roma, Marchini: “La mia candidatura? Una scelta di vita”

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Roma, 5 mar. (AdnKronos) – ”La mia candidatura? Una scelta di vita. Sarò qui fin quando le gambe mi sorreggeranno. E spero di poter lasciare in eredità ai miei figli questa passione”. E’ quanto ha dichiarato Alfio Marchini, aprendo oggi, presso l’Auditorium Conciliazione, la campagna elettorale in vista delle elezioni per il prossimo sindaco di Roma. Al fedelissimo Alessandro Onorato, ex capogruppo in Campidoglio della lista Marchini, il compito di presentare il ‘piano’, in 5 anni, per la capitale.
Dieci temi e 100 azioni concrete che vanno dai rifiuti all’emergenza dei campi rom (”chiudere i campi irregolare, controllare quelli regolari… Bertolaso è confuso. Non sono i rom vessati, ma i romani soffocati dai roghi tossici”), dagli immigrati alla mobilità (”perché non decidere di far entrare le persone, sempre dalla porta anteriore, e far pagare a tutti il biglietto?), alla manutenzione del verde (”ogni municipio dovrà avere la sua ‘unità di decoro”)
Alessandro Onorato cita anche i ‘tombini ecologici e tecnologici’, ‘Affittopoli’ (‘Non vogliamo svendere gli immobili, affittarli o venderli secondo il loro prezzo di mercato, quello sì… Ma in quelle case ci sono le sedi del Pd e di FdI”). Ed ha proposito dei possibili spazi a disposizione della città, Onorato ha ricordato ”che potrebbero essere trasformate in case della cultura. Ogni municipio avrà la sua. O in case delle ‘start up’, magari con ragazzi che giungono, a Roma, dall’estero”.
”Dobbiamo riappropriarci della nostra città – ha aggiunto Onorato- E per fare questo abbiamo bisogno di una forte leadership. E noi l’abbiamo, Alfio Marchini, che tra l’altro è pure un ingegnere”.
Alfio Marchini è ritornato poi a parlare ripartendo dai ponti della capitale (36). ”Oggi c’è voglia di ricostruire nuovi ponti – ha detto – Anche se con i potenti di turno, che giungono nella capitale, copriamo le statue. Un gesto ridicolo. In questo modo azzeriamo la nostra cultura, soffochiamo la nostra storia, la nostra identità”.
Il candidato alla poltrona di sindaco di Roma ha poi detto: ”Bertolaso ha paura del confronto. L’ho chiesto tante volte. Ma lui si nega. Mi fa tenerezza. Sempre al telefono con papà Berlusconi”.