Home Nazionale Ryanair: O’Leary, se Governo rivede tassa, pronti a negoziare

Ryanair: O’Leary, se Governo rivede tassa, pronti a negoziare

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Milano, 20 apr. (AdnKronos) – Se il Governo decidesse di rivedere l’incremento della tassa aeroportuale che è aumentata nella misura di 2,5 euro, per un totale di 9 euro (10 a Roma), Ryanair sarà pronta a negoziare le decisioni assunte su Crotone, Alghero e Pescara”. Lo assicura, oggi a Milano, l’amministratore delegato Michael O’Leary, salutando come positivo l’impegno del ministro delle Infrastrutture e trasporti italiano, Graziano Delrio, di ridurre l’addizionale. Gli aeroporti di Pescara, Alghero e Crotone sono una base per Ryanair che in Italia opera 70 rotte domestiche in 26 aeroporti. Senza una inversione di rotta sulla tassa da parte del Governo, Crotone vedrebbe l’interruzione di tutte le attività nella stagione invernale, Pescara verrebbe ridotta dell’80% e Alghero del 60-70%, “con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista dell’indotto”.
D’altra parte i 9 euro di tasse “finiscono per finanziare il fondo pensioni degli ex piloti Alitalia e la loro riqualificazione professionale. Si tratta di una tassa che danneggia il turismo in Italia e favorisce i paesi concorrenti” sottolinea il numero uno di Ryanair, facendo anche presente che si tratta del momento storico peggiore per assumere una iniziativa del genera, dal momento che “quest’anno si assisterà all’incremento della capacità turistica nel Sud Europa, Canarie, Portogallo e Spagna piuttosto che in luoghi non sicuri come il Nord Africa”. Un’occasione, dunque, che vedrà una grande richiesta “ma l’Italia piazza tassa nel momento peggiore”.
“Se riuscissimo a cancellare completamente la tassa nei prossimi anni – evidenzia O’Leary – l’obiettivo sarebbe di raggiungere complessivamente 50 milioni di passeggeri in Italia ovvero 15-17mila posti di lavoro in più, soprattutto per i più giovani”. A chi gli fa notare che l’impegno di Delrio è di eliminare il solo incremento di 2,5 euro e non l’intera tassa, l’ad di Ryanair risponde che “questo potrebbe essere il primo passo, perché così facendo potremo dimostrare l’iincremento dei passeggeri e la crescita dell’occupazione”. insomma, numeri alla mano, “Delrio potrà dimostrare anche agli altri ministri che si tratta di una tassa che frena la crescita economica”.