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Sanità: Camera approva Ddl su responsabilità professionale

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Roma, 28 gen. (AdnKronos Salute) – Via libera della camera al disegno di legge sulla responsabilità professionale dei medici e operatori sanitari, approvato questa mattina in prima lettura. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato.
L’approvazione alla Camera del Ddl sulla responsabilità professionale degli operatori sanitari “è un passaggio fondamentale e innovativo che ha visto unire più forze politiche, ma sopratutto con questa legge il paziente ha nuovi strumenti e tempi certi per ottenere l’indennizzo in caso di danno”, afferma all’Adnkronos Salute Federico Gelli, deputato del Partito democratico e relatore del Ddl. Gelli mette subito in chiaro che le critiche arrivare dalle associazioni che tutelano i diritti dei pazienti “sono ingiustificate, sopratutto quando si polemizza sull’onore della prova”.
Un emendamento al Ddl prevede che l’azione di rivalsa nei confronti dell’esercente la professione sanitaria, potrà avvenire solo per dolo e colpa grave. “Il diritto di rivalsa del paziente che si è sentito danneggiato rimane in toto ed è garantito dalla struttura, pubblica o privata, dove opera il medico – chiarisce Gelli – Se non interessa solo l’indennizzo ma anche chiamare in causa il professionista, va bene, ma giustamente l’onore della prova è a carico del paziente. Se si è convinti che il camice bianco sia colpevole è giusto che a giustificare i motivi dell’accusa sia la parte lesa. Nel Ddl però non si toglie nulla ai diritti del cittadino”.
Ora il testo dovrebbe passare in tempi brevi al Senato. “Ho già contatto il gruppo del Pd e la prossima settimana ci sarà un incontro. Consegnerò il lavoro fatto – sottolinea Gelli – e credo che non ci saranno problemi nel rispettare l’impegno di vedere la legge approvata entro l’estate”.
Tra i punti chiave del Ddl sulla responsabilità degli operatori sanitari “va sottolineano come abbiamo dato centralità al ruolo dell’Istituto superiore di sanità per l’elaborazione delle linee guida – sottolinea Federico Gelli, relatore del Ddl – Queste dovranno essere indicate dalle società scientifiche e dagli istituti di ricerca individuati con decreto del ministro della Salute e iscritti in un apposito elenco. Ai fini della legge, verranno poi inserite nel sistema nazionale linee guida e pubblicate sul sito dell’Iss”.
“Grazie a nuovi emendamenti approvati, i verbali e gli atti conseguenti l’attività di gestione del rischio clinico – ricorda Gelli – non potranno essere acquisiti o utilizzati nell’ambito dei procedimenti giudiziali. La responsabilità extracontrattuale ci sarà anche per i medici di famiglia e viene escluso l’intervento della Corte dei Conti nell’azione di rivalsa. La norma infine si estende anche alla strutture socio-sanitarie”.
“Il risultato raggiunto corona sette mesi di lavoro fondamentali per dare una risposta su un tema molto complesso che da anni attendeva un’adeguata normativa. Il provvedimento, finalmente in linea con quanto già avviene in altri Paesi europei – conclude – ci permette di aumentare garanzie e tutele per gli operatori delle professioni sanitarie e nello stesso tempo assicurare ai pazienti la possibilità di essere risarciti in tempi brevi e certi per gli eventuali danni subiti”. Il Ddl è stato approvato con 307 sì 84 no e 12 astenuti.