Home Nazionale Sanità: oggi manifestazione Usb sotto Pirellone, Maroni di dimetta (2)

Sanità: oggi manifestazione Usb sotto Pirellone, Maroni di dimetta (2)

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(AdnKronos) – “Un sistema reso praticabile -aggiungono i sindacati- dalla commistione di una classe politica indecente e autoreferenziale e di una classe imprenditrice predatoria – con vaste incursioni della criminalità organizzata – che fanno degli appalti e delle esternalizzazioni dei servizi pubblici la loro fonte primaria di ‘sostentamento’. Senza dimenticare il ruolo della banche, non solo quelle dei paradisi fiscali sempre pronte ad accogliere i proventi di queste rapine, ma anche quelle nostrane che negli anni hanno riversato migliaia di titoli tossici nella pancia di quelle regioni super indebitate e sottoposte a Piani di Rientro (su tutte il Lazio) ed il cui carico ricade totalmente sulle tasche di cittadini e lavoratori del settore”.
Santa Rita, San Raffaele, Maugeri, Israelitico, Rsa “business di protesi difettose, tanto per rimanere agli ultimi squallidi esempi, è così difficile vedere che il problema non è la sostenibilità del servizio sanitario pubblico ma l’esistenza del privato nella gestione di un bene primario come la salute? La sanità privata è un ossimoro, un’anomalia da combattere e rigettare a convinto sostegno di un Servizio Sanitario Pubblico degno di questo nome che faccia della tutela della salute – dalla prevenzione alla riabilitazione, da una nascita sicura ad una morte dignitosa, dalla difesa dell’ambiente alla sicurezza nei luoghi di lavoro – un principio costituzionale irrinunciabile”.
Diversamente, conclude il sindacato “c’è la barbarie, quella rappresentata da una cronaca ormai quotidiana. Diversamente possiamo continuare a consolarci pensando che i dati dell’ultimo report dell’Istat che certifica 54.000 morti in più nel 2015 rispetto al 2014 e che trova un precedente così abnorme solo nel secondo dopoguerra, siano davvero la conseguenza di un’eccezionale ondata di caldo! Così come, evidentemente, quei 10 milioni di persone che non hanno più accesso alle cure per problemi economici e la diminuzione costante dell’aspettativa di vita sono conseguenza di un destino cinico e baro”.