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Sblocco della tariffa di revisione

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Sblocco della tariffa di revisione
Bobini, Nencini e Domenichelli

Lo hanno sollecitato a più voci lo scorso 21 aprile al Vice Ministro ai Trasporti Riccardo Nencini i Centri Revisioni Auto di CNA e Confartigianato lo sblocco della tariffa di revisione auto sollecitando un adeguamento rispetto ad una cifra stabilita nel 2004, applicata dal 2007 e fino ad oggi rimasta invariata. A pochi giorni da quell’incontro hanno scritto alla Commissione Lavori Pubblici del Senato indicando l’emendamento al Nuovo Codice della Strada: adeguare la tariffa in base all’indice ISTAT e applicare una procedura automatica di aggiornamento biennale.

Fare una revisione a norma – dichiarano i Presidenti delle due categorie Domenichelli per Confartigianato e Bobini per CNA – significa rispettare gli standard qualitativi del processo di revisione, garantire operatori qualificati e aggiornati, così come locali, attrezzature e tecnologie conformi alla normativa. Professionalità, competenza, sicurezza per l’automobilista sono i cardini del nostro lavoro quotidiano ma si traducono anche in costi: non è più rinviabile un adeguamento della tariffa di revisione che tenga conto degli importanti investimenti realizzati in nome della competitività e della sicurezza”.

Il nostro settore – continuano Bobini e Domenichelli – ha sempre promosso la cultura delle procedure di qualità affinchè la revisione dei veicoli non venga percepita dall’automobilista come un balzello da pagare, ma come una forma di tutela per la propria e l’altrui sicurezza. Tariffe ferme al 2007 sono diventate ormai insufficienti a coprire gli investimenti richiesti al comparto e gli adempimenti che un operatore professionale deve rispettare. In più forme diffuse di concorrenza sleale mettono sempre più a rischio la sopravvivenza delle nostre imprese. Per questo chiediamo controlli su più fronti: sugli operatori irregolari e sui veicoli visto che disponiamo dei dati (tramite PRA e MCTCnet2) per sapere il numero dei veicoli da revisionare ogni anno, ma anche sulle autorizzazioni che continuano ad essere rilasciate anche in mancanza dei necessari requisiti, a causa di una legislazione poco chiara e lacunosa. Su questi temi ci siamo rivolti al Vice Ministro Nencini sensibile alle nostre richieste; adesso alla Commissione Lavori Pubblici in Senato chiediamo un adeguamento divenuto ormai improcrastinabile”.