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Sicilia: gup condanna dirigente regionale a otto mesi di carcere

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Palermo, 11 ott. (AdnKronos) – Il gup del Tribunale di Palermo ha condannato, con il rito abbreviato, a otto mesi di reclusione il dirigente regionale Marco Montoro, imputato di favoreggiamento personale nei confronti dell’ex dirigente generale della Regione Siciliana Anna Rosa Corsello “per averle rivelato indebitamente il contenuto delle dichiarazioni da lui rese al pm” nel corso delle indagini a carico della dirigente per una vicenda di presunta istigazione alla corruzione. Il gup ha accolto la richiesta del pm alla pena di 8 mesi di reclusione senza riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche. Il Gup Walter Turturtici ha accolta anche la domanda risarcitoria avanzata dalla Regione col patrocinio dell’Avvocatura dello Stato.
La vicenda nasce da una fuga di notizie a favore di Corsello che, nove mesi prima del provvedimento di sospensione, sapeva già dell’inchiesta della procura di Palermo. Sarebbe stato proprio un dirigente del suo dipartimento ad avvertirla, cioè Marco Montoro. E’ così scattata l’inchiesta coordinata dal Procuratore aggiunto Dino Petralia e dal sostituto Luca Battinieri, che hanno indagato il dirigente per favoreggiamento. Il 16 febbraio 2015 lo hanno convocato al Palazzo di giustizia, per chiedergli dei rapporti fra il dipartimento Lavoro e il Formez. Corsello avrebbe preteso l’assunzione di sette dirigenti per rinnovare un contratto all’ente di formazione. Terminato l’interrogatorio, Montoro e la Corsello si sarebbero sentiti telefonicamente e poi incontrati. Ma nell’ufficio del burocrate c’erano le microspie. Così gli uomini del Nucleo di polizia tributaria hanno ascoltato in diretta la fuga di notizie. Montoro avrebbe detto alla Corsello: “Dal magistrato si parla il meno possibile”. Oggi la condanna a otto mesi di reclusione.