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Terremoto: focus su anziani fragili, vertici società geriatria in zone colpite

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Roma, 21 dic. (AdnKronos Salute) – Un focus sugli anziani fragili colpiti dal terremoto delle Marche. Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione italiana di psicogeriatria, e Nicola Ferrara, presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria, si sono recati in visita nelle zone maggiormente colpite dal sisma. Obiettivo: verificare sul campo la condizione degli anziani fragili, con particolare attenzione alla sofferenza psichica, alle difficoltà di salute fisica e alle risposte messe in atto per garantire l’assistenza. La verifica – si legge in una nota – è mirata alla preparazione di linee guida da distribuire in futuro alla autorità competenti, per garantire la migliore assistenza agli anziani fragili in occasioni di eventi catastrofici.
E’ stata verificata “una grande attenzione verso gli anziani fragili. Anche se le condizioni di vita sono talvolta ancora precarie, da parte dei responsabili vi è forte sensibilità – spiegano gli esperti – L’insieme della macchina dei soccorsi ha funzionato bene nelle fasi acute; adesso il problema principale è dare un futuro a questa parte rilevante della popolazione. Infatti, in molte comunità disgregate dal sisma gli anziani rappresentavano la rete portante della vita sociale; il loro trasferimento in luoghi sicuri è stata una risposta di emergenza necessaria, ma è tempo di prevedere soluzioni stabili, il più possibile rispettose dei legami tradizionali”. Anche perché gli anziani slegati dalle radici, anche quelli più ‘forti’, subiscono gravi crisi che colpiscono la salute.
Gli operatori incontrati nei vari centri colpiti dal terremoto hanno confermato le difficoltà, in particolare delle persone più fragili e quelle affette da demenza. La rottura dei punti di riferimento, dalla perdita della casa alle consuetudini sociali ed emotive, porta a reazioni che si trasformano in patologie somatiche, le quali a loro volta incidono sulla durata stessa della vita oltre che sulla sua qualità.
E’ “necessario prevedere la costruzione temporanea di luoghi di aggregazione che ricostruiscano per quanto possibile le comunità”, raccomandano i geriatri. Ed “è indispensabile trovare modo di ospitare le persone che erano residenti nelle case di riposo rese ora inagibili dal sisma, identificando nuove strutture, anche se provvisorie, dove gli ospiti fragilissimi possano ricevere un buon livello di assistenza sanitaria e vivere in un luogo sereno”. Un particolare riconoscimento, concludono i vertici delle società di geriatria, va dato ai sindaci, “i principali e forti pilastri dell’intervento a favore delle popolazioni; in un momento di crisi della politica rappresentano il punto di riferimento per le comunità che rischiano di disperdersi e il principale punto di appoggio per le operazioni di soccorso. Anche rispetto ai problemi degli anziani hanno avuto e hanno un’attenzione delicata e concreta”.