Home Nazionale Terrorismo: ‘datemi le armi e colpirò l’Italia’, un arresto a Milano

Terrorismo: ‘datemi le armi e colpirò l’Italia’, un arresto a Milano

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Milano, 5 dic. (AdnKronos) – Nadir Ben Chorfi, 30enne marocchino, fermato venerdì a Milano con l’accusa di associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale, aveva giurato al suo contatto in Siria la disponibilità a compiere un attentato in Italia. E’ quanto emerge nell’ultima indagine che gli uomini della Digos hanno messo a segno contro il terrorismo islamico. L’inchiesta, “iniziata nel settembre scorso – svela il capo della Digos milanese, Claudio Ciccimarra -, grazie a una notizia confidenziale poi confermata dai servizi esteri, ha permesso di ricostruire il ruolo dell’indagato: non solo affiliato allo Stato islamico ma anche finanziatore”.
In particolare il 30enne, aiuto cuoco in uno dei ristoranti all’interno del centro commerciale di Arese, attraverso sistemi di messaggisti istantanea ma anche di più sofisticati protocolli di comunicazione cifrati, avrebbe contattato con frequenza un uomo che vive nel territorio del sedicente Stato islamico in Siria.
“Invitato più volte a colpire l’Italia – spiega Ciccimarra -, il 30enne ha espresso la sua disponibilità, chiedendo però l’invio di armi o piuttosto di qualcuno che gli desse una mano ad agire”, tuttavia “non è possibile indicare eventuali obiettivi: l’idea che potesse agire in grandi magazzini (visto il luogo in cui lavorava, ndr) è priva di riscontro”. Nell’appartamento in via Tracia, in zona San Siro, dove è stato arrestato – il coinquilino è risultato estraneo ai fatti – i poliziotti hanno sequestrato documenti e video di propaganda a favore del Califfato. Non solo: il giovane avrebbe anche finanziato lo Stato islamico inviando circa 6mila euro ad alcuni combattenti.