Roma, 2 gen. (AdnKronos) – “Dal 2011 ad oggi Sel a Torino ha fatto organicamente parte della maggioranza di centrosinistra condividendo ogni decisione. Andare da soli è una scelta divisiva, che indebolisce il centrosinistra e rischia di favorire i candidati del centrodestra o dei Cinque stelle. Io mi auguro che sia Sel che Sinistra italiana riflettano su questo e ci ripensino”. Lo dice il sindaco di Torino e presidente dell’Anci Piero Fassino, in un’intervista a L’Unità.
Per il primo cittadino, che si ricandiderà alle elezioni amministrative di giugno, “quella di Sel e di Sinistra italiana è una scelta divisiva, e lo è sul piano nazionale. Non solo a Torino e a Bologna, ma bisogna vedere cosa succederà anche a Milano, a Roma, a Napoli. Si mettono in discussione le alleanze nei comuni perché si è contro la politica nazionale. Ma a giugno non si vota per scegliere il governo o per rinnovare il Parlamento, si vota per il sindaco, le alleanze elettorali vanno fatte su questo, non su altro. A Torino come nelle altre città”.
“In tutte le città -osserva ancora Fassino- veniamo da cinque anni in cui il centrosinistra ha governato unito, condividendo ogni scelta. Non ci sono motivi o fatti locali che giustifichino la scelta da parte di Sel di andare da sola. A meno che non si voglia misurare il proprio consenso in vista delle politiche del 2018 o rendere evidente il dissenso verso la politica nazionale. In entrambi i casi, però, è difficile per Sel giustificare la rottura di un’alleanza sul piano locale con motivazioni solo nazionali”.