Roma, 5 feb. (AdnKronos) – All’Europa serve un cambio di passo. “Non si può andare avanti così, tanto più in una fase di crisi economica che dura ormai da un decennio e di un terrorismo atroce che si diffonde di giorno in giorno. Le masse di emigranti, la disoccupazione e la povertà, le diseguaglianze crescenti, rendono sempre più necessaria la nascita della Federazione europea, ma pochi passi sono stati compiuti in quella direzione”. Lo dice in una lunga intervista sulle pagine di Repubblica la presidente della Camera Laura Boldrini. Che, in un passaggio, si sofferma anche su Schengen, l’accordo che ha abolito i confini interni tra i principali Paesi europei.
“A causa dell’immigrazione di massa degli ultimi mesi – osserva la presidente – quei confini sono stati quasi ovunque ripristinati; in alcuni Paesi addirittura con la costruzione di muraglie e di reticolati non violabili”. E Boldrini dubita che tra qualche mese, come sostenuto da alcuni Stati, verranno di nuovo aboliti: “Purtroppo mi sembra molto difficile – osserva – l’emigrazione continuerà e anziché accoglierla i Paesi europei cercano di arginarla; nel frattempo cresce il peso politico dei movimenti populisti e xenofobi, nazionalisti e contrari all’Europa e alla moneta comune”.