Home Nazionale 8 marzo: Flc Cgil contro violenza, manifestazioni in 4 città siciliane

8 marzo: Flc Cgil contro violenza, manifestazioni in 4 città siciliane

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Palermo, 7 mar. (AdnKronos) – Sciopero per l’intera giornata domani dei lavoratori dei settori pubblici e privati della conoscenza, dirigenza compresa (scuola, università, ricerca, Afam e formazione professionale). La protesta, proclamata dalla Flc Cgil, è a sostegno delle manifestazioni che si terranno in tutto il mondo per la dignità e la parità delle donne, contro qualsiasi forma di violenza e di discriminazione sessista, raccogliendo l’appello lanciato dalle donne ‘Non una di meno’. In Sicilia, su iniziativa della Flc, sono in programma quattro manifestazioni. A Catania si terrà un incontro pubblico dal titolo “Femminismo sindacale, analogie e differenze tra oggi e ieri” alle 9.30 presso la Cgil; a Messina, invece, è previsto un presidio in piazza Duomo dalle 9 alle 12; a Palermo ci sarà un corteo con concentramento in piazza Verdi (Teatro Massimo) alle 17.30.
A Ragusa, infine, è prevista una giornata intera di mobilitazione a partire alle 10.30 con storie, racconti, voci e installazioni presso il Convitto Palmieri. Nel pomeriggio un corteo alle 18 partirà da Porta Napoli per raggiungere piazza Sant’Oronzo e in serata è in programma un’estemporanea artistica con gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Lecce. “Mediante le iniziative lanciate insieme a ‘Non una di meno – dice Graziamaria Pistorino, segretaria generale della Flc Sicilia – continuiamo a lavorare contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere, per ribadire, anche attraverso lo sciopero, il rifiuto della violenza di genere in tutte le sue forme: oppressione, sfruttamento, sessismo, razzismo, omo e transfobia”.
“Le donne, e non solo – aggiunge -, scenderanno in strada in tutte le città siciliane con sit-in, assemblee nelle piazze, nelle scuole, negli ospedali, nelle università, per mostrare con forza che la violenza maschile contro le donne è una questione strutturale alla società, che attraversa ogni luogo, dalle case ai posti di lavoro, dagli ospedali alle università, dai media alle frontiere, e che in ogni luogo va contrastata”.