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Acqua: Gruppo Cap a Wired Next Fest presenta la #waterevolution

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Milano, 27 mag. (AdnKronos) – Guidare l’auto con il biometano prodotto dai reflui fognari, imparare a gestire le bombe d’acqua, per rendere i territori sempre più resilienti. Bere acqua da bolle di gelatina, coltivare in casa grazie al terriccio biologico prodotto dai fanghi di depurazione. Tutti scenari di un prossimo futuro, quello in cui l’acqua smetterà di essere considerata un bene di consumo per quanto prezioso, per diventare un driver di innovazione e dare vita a una vera e propria #waterevolution, in grado di riscrivere la fisionomia dei territori e di orientare consumi e dinamiche ambientali.
Sono questi i temi che Gruppo Cap, l’utility che gestisce il servizio idrico della città metropolitana di Milano con 2 milioni e mezzo di utenze, ha affrontato oggi 27 maggio sul palco del ‘cyborg stage’ al Wired Next Fest, il più grande evento italiano dedicato alla cultura dell’innovazione durante il talk ‘Waterevolution: innovation and inspiration for the water future’ cui hanno preso parte Alessandro Russo, presidente di Gruppo Cap, Marco Gualtieri, ideatore e presidente di Seed&Chips e Pierre Paslier, co-founder e co-ceo Skipping Rocks Lab.
“Il 70% del nostro corpo – spiega il presidente di Gruppo Cap Alessandro Russo – è fatto d’acqua; il 70% del pianeta è composto di acqua, ma oltre 75% delle risorse idriche del pianeta sono sfruttate o inquinate”. Ecco perché “dare una nuova identità all’acqua è l’obiettivo che Gruppo Cap sta cercando di mettere in atto negli ultimi 15 anni. Non possiamo guardare a un futuro senza ripensare al ruolo dell’acqua nelle nostre vite e nelle nostre città, andando alla scoperta delle grandi possibilità connesse alla risorsa idrica e alla sua infrastruttura di rete”.