(AdnKronos) – Sul nodo degli esuberi, Montezemolo tiene a sottolineare che “il più grande patrimonio di un imprenditore sono le persone che lavorano in azienda”. “Siamo tutti nella stessa barca, per questo vorrei un business plan che qualora abbia successo, preveda un vantaggio economico per i dipendenti”, dice.
Intanto, per i sindacati, le parole di Calenda fissano un ‘paletto’ importante. “E’ molto corretta la posizione espressa oggi dal Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. Non si possono scaricare le responsabilità evidenti del management ancora una volta sui lavoratori”, afferma il segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan, per la quale occorre aprire un confronto serio sul nuovo piano industriale. A Calenda dà ragione anche il numero uno della Uil, Carmelo Barbagallo. “Lo avevamo detto anche noi qualche giorno fa: il management di questa azienda non è credibile, non solo perché, dopo aver fallito su quello precedente, non ha ancora presentato il nuovo piano industriale, ma anche perché sembra averne uno inaccettabile”.
Per Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, “sulla gestione c’è una responsabilità delle imprese ma anche di come si è mosso il Governo”. “Non c’è mai un piano industriale che ti permetta di capire cosa succede e l’approccio – denuncia – è sempre quello di fare dei tagli”.