Home Nazionale Alitalia: commissari al lavoro, da Governo no a ‘spezzatino’/Adnkronos

Alitalia: commissari al lavoro, da Governo no a ‘spezzatino’/Adnkronos

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Roma, 3 mag. (AdnKronos) – Una ristrutturazione che scongiuri lo spezzatino e che punti alla vendita di Alitalia quanto più possibile “intera”. All’indomani del via libera al commissariamento, è questo l’obiettivo caldeggiato dal Governo ed è così che sembra profilarsi la ‘mission’ affidata ai tre nei commissari, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. I quali si sono messi subito al lavoro. Nel primo giorno da neocommissario, l’ex presidente designato della compagnia ha voluto incontrare i manager e rivolgere loro un forte appello a lavorare insieme e all’unità per cercare di superare questo non facile momento attraversato dalla compagnie, dopo mesi di turbolenza segnato dal traumatico epilogo del referendum tra i lavoratori.
Un’altra giornata intensa, dunque, si è consumata al quartier generale di Fiumicino dove a dare il segno tangibile dell’avvio del nuovo corso e, insieme, della fine di una stagione, cominciata all’insegna di ben altre speranze, è stato l’addio di Cramer Ball, il manager australiano chiamato nel marzo del 2016 al timone di Alitalia come amministratore delegato. Oggi Ball ha, infatti, voluto salutare personalmente i dipendenti nella palazzina di vetro di Fiumicino. Visibilmente commosso, raccontano, Ball ha stretto la mano ai presenti assicurando di aver fatto del suo meglio e il possibile per il rilancio di Alitalia.
Ma ora i riflettori sono tutti puntati sui sei mesi di amministrazione straordinaria e sulla continuità aziendale garantita dal prestito ponte da 600 mln. La parola d’ordine che risuona nel Governo è quella di evitare non solo la liquidazione della compagnia ma anche una vendita dei singoli asset della compagnia. Il compito della ‘trojka’ di commissari sembrerebbe, dunque, focalizzarsi sull’avvio di un processo di ristrutturazione, riorganizzazione ed efficientamento della compagnia andando a incidere sui costi strutturali e rinegoziando i contratti di leasing e con i fornitori. Il tutto, appunto, in un’ottica che punti alla vendita dell’azienda nel complesso.