Roma, 31 gen. (AdnKronos) – Prima di avviare la trattativa sul nuovo contratto di lavoro, Alitalia deve scoprire la carte sul nuovo piano industriale. E’ questa la posizione ribadita dalla Filt-Cgil, all’incontro che si è svolto ieri con l’azienda che aveva all’ordine del giorno l’avvio del negoziato sul nuovo contratto collettivo. Incontro al quale, riferisce l’organizzazione sindacale in una nota agli iscritti, non era presente l’amministratore delegato Cramer Ball, in Irlanda per rinegoziare con i lessors i costi dei leasing di alcuni aeromobili. Al termine della riunione, è stato confermato lo sciopero proclamato per il 23 febbraio prossimo mentre il prossimo appuntamento tra le parti è stato fissato per il 2 febbraio.
Alitalia ha annunciato “la volontà di intraprendere negoziato serrato che deve assicurare il risultato della sostenibilità di un nuovo contratto di lavoro indipendentemente dagli altri fattori di costo”. Così come è stata riconfermata “la volontà di rispettare il termine dei 60 giorni annunciato a dicembre e quindi la dead line è stata stabilita per il 28 febbraio 2017”.
“La rappresentanza manageriale presente al tavolo ha espresso l’esigenza di intervenire sul costo del lavoro così come farà su tutti gli altri costi”, sottolinea la Filt che, al tavolo, “ha ribadito l’esigenza di avere un piano industriale prima di avviare la negoziazione del contratto collettivo, non essendo possibile, viceversa, avere un quadro chiaro delle prospettive aziendali e del futuro dei propri dipendenti”.