Home Nazionale Alitalia: Gentiloni ‘no nazionalizzazione’, al lavoro su prestito ponte/Adnkronos

Alitalia: Gentiloni ‘no nazionalizzazione’, al lavoro su prestito ponte/Adnkronos

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Roma, 26 apr. (AdnKronos) – Giorni cruciali per il futuro di Alitalia. Dopo il terremoto scatenato dall’esito del referendum, la strada segnata sembra essere quella del commissariamento ed entra ora nel vivo la fase istruttoria per avviare l’operazione, a cominciare dalla negoziazione con l’Unione europea di un prestito ponte da 300-400 milioni. La nuova deadline è fissata per il 2 maggio prossimo: quel giorno si riuniranno in assemblea, in seconda convocazione, gli azionisti della compagnia ed è a loro che spetterà l’ultima e definitiva parola dopo la decisione assunta ieri dal board di avviare le procedure previste dalla legge.
Decisione che dovrebbe dare disco verde alla richiesta da parte dell’azienda di ammissione all’amministrazione straordinaria speciale, prevista dalla legge Marzano. L’ammissione, una volta verificata la sussistenza delle condizioni, dovrebbe essere immediata e a quel punto il Governo procederà alla nomina di uno o più commissari. In pole position rimangono il presidente designato di Alitalia, Luigi Gubitosi, ed Enrico Laghi. Il tutto, evidentemente, salvo colpi di scena in assemblea come la decisione degli azionisti di procedere con la ricapitalizzazione. Ma questo scenario, spiegano all’Adnkronos fonti vicine al dossier, è, al momento, remoto e poco realistico.
A pochi giorni dalla scadenza del 2 maggio, l’impegno del Governo sembra tutto concentrarsi sulla definizione della nuova rotta che Alitalia dovrà intraprendere. Esclusa è l’ipotesi di nazionalizzazione. A ribadirlo senza mezzi termini è il Premier, Paolo Gentiloni, che non nasconde la sua delusione per l’esito del voto. “Chi governa ha l’obbligo di dire la verità e io la verità l’avevo detta prima e la ripeto: non ci sono le condizioni per una nazionalizzazione”, sottolinea il presidente del Consiglio.