Roma, 26 apr. (AdnKronos) – “Oggi il rischio di fallimento e liquidazione è concreto. Ma sarebbe sbagliato considerarlo un esito ineluttabile e prima di accettarlo occorre verificare con attenzione ogni possibile alternativa”. Lo scrive Matteo Orfini, presidente del Pd, in un articolo intitolato ‘Non si liquida una politica industriale’ e pubblicato sul sito della rivista Left Wing.
“Sorrido quando in Italia sento parlare di privatizzazioni come strumento per rendere più efficienti le aziende”, argomenta. “La sorte di migliaia di lavoratori è fondamentale e merita la massima attenzione. Ma altrettanto importante è la visione e la strategia che abbiamo in testa per il nostro paese. Gli asset industriali non si liquidano, perché sono il principale strumento di politica industriale di un paese”, osserva Orfini.
“Non penso che una decisione di questo tipo possa essere assunta frettolosamente, con qualche intervista a caldo di questo o quel ministro. Ci sono alternative? Si può lavorare su una sinergia pubblico privato? Si può immaginare un nuovo assetto e un nuovo piano che coinvolga almeno in parte i campioni pubblici nazionali? Di tutto questo il Pd ha il dovere di discutere prima di rassegnarsi a un esito che, oltre a produrre una grande sofferenza sociale, produrrebbe un oggettivo indebolimento del paese e della sua capacità competitiva”, conclude. ‎