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Anci Piemonte: Alberta Avetta nuovo presidente

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Torino, 23 gen. (Labitalia) – Alberto Avetta, sindaco di Cossano Canavese (Torino), è il nuovo presidente di Anci Piemonte. Già vicepresidente dell’associazione dei 1.201 Comuni piemontesi, succede ad Andrea Ballarè, il quale era in carica dal 2014.
“Tra i tanti temi -spiega- che ci impegneranno nei prossimi mesi almeno 3 sono quelli cui, in piena sintonia con gli obiettivi di Anci nazionale, ritengo sia prioritario dedicare la massima attenzione dell’associazione: alla crescita economica delle nostre comunità, che si traduce in posti di lavoro; alla salvaguardia dei nostri territori sempre più fragili e quindi esposti alle calamità naturali e alle politiche di accoglienza”.
“I terremoti -continua Avetta- in Centro Italia e il maltempo di fine 2016 in Piemonte e in altre regioni ci insegnano una volta di più quanto sia cruciale investire sulla prevenzione e sulla protezione civile. Insieme, occorre lavorare sulle reti del volontariato di protezione civile e nell’offerta di personale tecnico e amministrativo comunale e provinciale da inviare in missione laddove c’è più bisogno, soprattutto dopo che si spengono i riflettori dei media sui teatri di emergenza”.
“In un momento di difficoltà economica -sottolinea il sindaco di Torino, Chiara Appendino- come quello che stiamo vivendo il governo può fare leva sulle Regioni e le Regioni sui Comuni, ma i Comuni possono fare leva solo sui cittadini, e ognuno di noi sa quanto siano difficili e pesanti tali scelte. Per questo motivo, le nostre giunte e i nostri consigli si ingegnano per trovare soluzioni ai problemi quotidiani, spesso riuscendo a tirare fuori risorse anche quando sembra che non ve ne siano più”.
“Per realizzare il mandato istituzionale -chiarisce- che i cittadini ci hanno affidato, dobbiamo puntare sempre più a implementare quelli che sono tra i nostri principali compiti e piani di sviluppo: la gestione dell’accoglienza dei migranti, spesso famiglie con bambini e minori non accompagnati nell’ambito dei progetti Sprar; la gestione sempre più importante, e questi tristi giorni per i colleghi e i cittadini del Centro Italia lo stanno dimostrando e ai quali va tutta la nostra solidarietà e il massimo degli aiuti concreti possibili, della protezione civile”.
E ancora: “Lo sviluppo delle reti telematiche e delle energie rinnovabili con ricadute economiche sul territorio, assolutamente prioritario per le cosiddette aree marginali sempre più tagliate fuori dagli investimenti dei grandi gruppi industriali; il mutuo aiuto tra Comuni per la gestione dei servizi e con l’utilizzo di saperi e professionalità a supporto di territori più fragili; l’ulteriore implementazione del grande patrimonio in ambito di formazione degli amministratori e funzionari con il conseguente sviluppo di buone prassi condivise tra i territori”, conclude.