Ed anche l’Alessandria subisce la legge del Città di Arezzo. La squadra di Sottili, tra le mura amiche, è implacabile; nelle 11 partite disputate davanti al proprio pubblico ha ottenuto 9 vittorie e 2 pareggi ed è pure la squadra che ha subito meno reti in cas, solo 7. Arezzo che è, inoltre, a punteggio pieno nel girone di ritorno avendo vinto tute le 4 gare disputate. Ma vediamo cosa è successo in questa giornata che resterà per molto tempo nelle menti degli aretini.
Per prima cosa il tempo, è si ci influisce tutto nella”giornata perfetta”, che dopo settimane di freddo polare è tornato alla normalità. Ed allora sono quei giorni che arrivi allo stadio e dici “..giornata ideale per una bella partita…”. E poi il pubblico. Dopo tre vittorie consecutive di cui l’ultima ottenuta a Siena e con la capolista da affrontare non poteva mancare una adeguata cornice. E così è stato. Gli aretini sono accorsi allo stadio come non accadeva da tempo tanto che, nella conferenza stampa di fine gara, il neo acquisto Cenetti, oggi in campo dal 1° minuto, ha detto di avere provato una certa emozione quando è entrato sul terreno di gioco. Infine servono due squadre che si affrontino a viso aperto. E questo hanno fatto Arezzo ed Alessandria che, specie nella prima frazione, hanno dato vita ad una gara che difficilmente si vede anche in categoria superiore. Dimenticavo: i risultati delle dirette concorrenti, Cremonese e Livorno nel nostro caso. E’ si perché nella “giornata perfetta” deve andare tutto alla perfezione. Ed infatti si com
palla e vanifica il 2 a 0. Peccato veniale che non influisce sul giudizio. E cosa dire della coppia centrale. Barison e Solini sono due giovanissimi che giocano con il piglio e l’esperienza di giocatori navigati. E Borra? Il portiere è parso sempre sicuro e ben posizionato tanto che mai in tutti i 90’ ha corso seri pericoli. Una menzione per Cenetti.
Al suo esordio da titolare è risultato il migliore dell’undici di Sottili che lo ha fortemente voluto ad Arezzo dopo che lo aveva allenato in altre squadre. Abbiamo nominato solo alcuni dell’undici amaranto ma tutti, nessuno escluso, ha oggi demeritato. Una squadra vera che potrà dare tante soddisfazioni al pubblico aretino di qui al termine del campionato.
In ultimo vorrei spendere due parole per Piero Braglia. L’allenatore dell’Alessandria si è presentato in sala stampa scuro in volto per la sconfitta e per la prestazione della sua squadra mettendo in evidenza atteggiamenti di alcuni suoi giocatori che non ha gradito e dicendo che se dovessero continuare sarà costretto a prendere provvedimenti. Sembrava il commento alla sconfitta dell’allenatore di una squadra che sta per retrocedere e non di quella che domina il campionato. Faccio, per quello che può valere, i miei complimenti a Braglia perché penso che sia l’atteggiamento giusto per portare la sua squadra alla promozione diretta.
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