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I bambini dell’Arezzo Karate 1979 al Gran Premio Giovanissimi

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I bambini dell’Arezzo Karate 1979 al Gran Premio Giovanissimi

L’Arezzo Karate 1979 torna sul tatami con i suoi atleti più piccoli. Domenica 3 dicembre è in programma a Firenze una tappa del Gran Premio Giovanissimi regionale che vedrà quindici bambini della società aretina incontrare il resto della Toscana in un ricco programma di giochi, percorsi motori e prove di combattimento. La partecipazione alla gara rappresenterà un momento di grande emozione per tanti atleti dell’Arezzo Karate 1979 che, accompagnati dall’esperienza del maestro Alessandro Balestrini, vivranno una delle prime occasioni per mettersi alla prova al di fuori della palestra e per confrontarsi con i coetanei di altre realtà.
Il Gran Premio Giovanissimi prevede una divisione dei partecipanti nelle varie categorie Bambini (da cinque a sette anni), Fanciulli (otto e nove anni) e Ragazzi (dieci e undici anni), mettendosi alla prova in una serie di percorsi e di gare ludico-motorie orientati a mettere in risalto le capacità fisiche e coordinative, tra capovolte, slalom, balzi, andature, salti della corda, controllo della palla e tanto altro. Tra gli esercizi richiesti, tutti propedeutici alla pratica sportiva, rientrerà anche il “gioco del palloncino” volto ad evidenziare le abilità tecniche dei presenti, mentre i più grandi vivranno un assaggio di vero karate con le prove tecniche di Kata (Forma) e con i combattimenti dimostrativi di Kumite con un compagno di palestra per stimolare lo spirito di collaborazione. Tutto questo è orientato a far appassionare i bambini al karate, offrendo loro momenti di gioco e di divertimento di livello regionale senza la tensione e l’impegno dell’agonismo. «I primi passi mossi nell’Arezzo Karate 1979 – spiega Balestrini, – sono orientati ad una crescita motoria e atletica dei nostri bambini, con una preparazione completa per favorire il miglior sviluppo di ogni giovane atleta. Il Gran Premio Giovanissimi rappresenterà dunque per i nostri quindici portabandiera l’occasione per dare testimonianza delle loro abilità e per vivere le emozioni di un confronto con coetanei da tutta la regione».