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Banche Venete: Baretta, il decreto era senza alternative

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Venezia, 26 giu. (AdnKronos) – “Il decreto varato ieri sulle due Venete era senza alternative. Voglio solo ricordare i capisaldi di questa complessa operazione: abbiamo tenacemente evitato il bail-in e, dunque, quello che sarebbe stato un danno irreversibile per l’economia veneta”. Lo ha detto oggi il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta all’inaugurazione della sede di Banca Finint a Conegliano.
“Sono stati affidati gli asset ad un operatore nazionale (sottolineo nazionale!). Un operatore importante, che è risultato primo negli stress test di luglio scorso. Ma, soprattutto, il solo che si è presentato… – spiega Baretta – Nessuna interruzione di attività e sportelli aperti stamattina. Nessun licenziamento e gestione solo volontaria degli esuberi. Rimborso al 100% degli obbligazionisti retail e senior; risultato che va ben oltre quanto previsto dal BS ed ottenuto col contributo di banca Intesa. Esborso di importanti risorse pubbliche (5,5 mld ca) senza peggiorare i conti pubblici, perché utilizziamo, d’accordo con le autorità europee, quelle già stanziate per l’intervento precauzionale (che avremo preferito, ma che abbisognava di ca un miliardo di apporto di capitali privati, che non c’è stato!)”.
“Può restare il rammarico di una mancata “operazione veneta”… Potremo discutere a lungo, e lo faremo, sulle responsabilità di gestioni irresponsabili; sugli errori fatti in questo ultimo anno (e ce n’è per tutti, per cui consiglierei prudenza nella ricerca di responsabilità a senso unico!) – conclude- sulle occasioni perse, anche dal Veneto. Ma resta il fatto che, al dunque, non potevamo lasciare che fallisse un pezzo importante di economia e di risparmio, solo in apparenza, locale, visto che stiamo parlando del Veneto, che è una delle economie più importanti d’Europa”.