Home Nazionale Berlusconi: assegno non arricchisca ma sia equo, Camera discute nuova legge (2)

Berlusconi: assegno non arricchisca ma sia equo, Camera discute nuova legge (2)

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(AdnKronos) – Pertanto, hanno spiegato sempre i giudici della Suprema Corte, per valutare il diritto (o meno) all’assegno di divorzio (verifica basata sul principio dell’autoresponsabilità economica di ciascuno degli ex coniugi quali persone singole), va individuato un “parametro diverso”, cioè il “raggiungimento dell’indipendenza economica” del coniuge richiedente: se si accerta la sua indipendenza economica viene meno il diritto all’assegno.
Riprendendo quindi questi principi e riferendosi anche ad ordinamenti stranieri, la proposta di legge all’esame della commissione Giustizia della Camera, vuole arrivare ad “una soluzione di equità familiare”, per “evitare, da un lato, che lo scioglimento del matrimonio sia causa di indebito arricchimento e, dall’altro, che sia causa di degrado esistenziale del coniuge economicamente debole, che abbia confidato nel programma di vita del matrimonio, dedicandosi alla cura della famiglia, rinunciando in tal modo a sviluppare una buona formazione professionale e a svolgere una proficua attività di lavoro o di impresa”.
Pertanto non si tratta più di soddisfare il diritto all’assegno del coniuge economicamente più debole, ma occorre compensare la disparità nelle condizioni di vita dei coniugi determinata dallo scioglimento del matrimonio. Scompare così il riferimento al possesso di mezzi adeguati (o all’impossibilità di procurarseli per ragioni obiettive) da parte del richiedente come presupposto del diritto all’assegno di divorzio.